Egitto, spari sulla folla e mille arresti
Il Cairo, 17 ago. (Adnkronos) - Sarebbero oltre mille i sostenitori dei Fratelli Musulmani arrestati dalla polizia a seguito di una nuova giornata di scontri sanguinari in Egitto. "Il numero degli elementi dei Fratelli Musulmani arrestati è arrivato a 1.004", lo ha riferito, secondo quanto riportato da Sky News, il ministero dell'Interno, precisando che 558 sono stati fermati al Cairo. La polizia egiziana ha formato un cordone di sicurezza intorno alla moschea al-Fath, nella capitale, dopo che sono stati sparati colpi di arma da fuoco nei pressi dell'edificio religioso. Lo ha riferito la tv di Stato del Cairo, mentre sono ancora decine gli islamici sostenitori del deposto presidente, Mohamed Morsi, che rifiutano di lasciare la moschea e vi restano asserragliati. Dall'alba le forze antisommossa stanno provando a convincere i Fratelli Musulmani a lasciare l'edificio, situato vicino piazza Ramses, garantendo un corridoio sicuro e che non sarà fatto ricorso alla violenza. Alcuni agenti sono anche entrati all'interno della moschea per negoziare con gli islamici, convincendo la maggior parte di quanti erano asserragliati a lasciarla. Ne restano ancora decine al suo interno che hanno spiegato al servizio della 'Bbc' in arabo di non fidarsi delle garanzie offerte dalle forze di sicurezza. L'ambasciata italiana al Cairo ha intanto "consigliato a chi si trova nelle città oggetto di scontri di non uscire dalle proprie abitazioni ed evitare gli assembramenti, mentre a chi si trova in vacanza di non uscire dalle strutture alberghiere. In tutti i casi, è necessaria la massima prudenza". Lo ha detto all'Adnkronos l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Maurizio Massari, ricordando che "in questi giorni, stiamo ricevendo molte richieste da parte di cittadini italiani che vivono in Egitto o che si trovano qui per turismo". La sede diplomatica, ha precisato Massari, "risponde h24 ai numeri di emergenza ed ha attivato un servizio via sms". La situazione, ha concluso, "rimane infatti molto fluida e sono state annunciate nuove manifestazioni nei prossimi giorni. L'ambasciata continua a seguire l'evolversi della situazione e a monitorare la presenza di italiani in Egitto, che ad oggi risultano essere intorno ai ventimila fra turisti e residenti". Intanto è stato reso noto che il ministro degli Esteri Emma Bonino riferirà il 27 agosto alle 11, a palazzo Madama, sulla situazione in Egitto, alle commissioni Esteri riunite di Senato e Camera. Il via libera all'audizione è arrivato dal presidente del Senato Piero Grasso. Ieri è stata un'altra giornata di sangue nelle piazze di tutto il Paese in quella che era stata chiamata la 'giornata della rabbia', convocata dai sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi, dopo la tradizionale preghiera islamica del venerdì. Secondo l'inviato di ‘al Jazeera' sarebbero stati sparati colpi d'arma da fuoco e gas lacrimogeni contro i manifestanti in piazza a Ramses al Cairo. Qui le vittime sarebbero state oltre 95. Ma il bilancio delle vittime non è chiaro. La tv di Stato egiziana parla di 12 morti, mentre per il ministero della Salute sarebbero 27.