Egitto, pro Morsi ancora in piazza. Ue: rivedremo relazioni col Cairo
Il Cairo, 18 ago. (Adnkronos/Ign) - Nuovo appuntamento in piazza per i sostenitori del deposto presidente Morsi. Il giorno dopo lo sgombero da parte dell'esercito della moschea al-Fatha, dove erano asserragliati decine di islamici, l'Alleanza ha convocato per oggi una nuova manifestazione davanti alla sede della Corte costituzionale. Dopo il venerdì della rabbia, quella di ieri è stata un'altra giornata di sangue. Il bilancio è di 173 morti di cui 95 solo nel centro della città, mentre tra le forze di sicurezza si contano 57 vittime. Mentre oltre mille sostenitori dei Fratelli Musulmani sono stati arrestati dalla polizia. Ad alzare la tensione anche la minaccia di scogliere il partito dei Fratelli musulmani, proposta dal premier egiziano Hazem el-Beblawi secondo il quale non c'è spazio per la riconciliazione con “chi ha le mani sporche di sangue”. Secondo il sito statale Egynews, intanto, l'ex vice presidente ad interim, Mohamed ElBaradei, si sarebbe imbarcato su un volo diretto in Austria, dove ha vissuto a lungo quando era a capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica che ha sede a Vienna. El Baradei, leader del fronte laico, si è dimesso mercoledì, contestando la decisione del governo di lanciare la sanguinosa repressione e affermando di "non voler essere responsabile dello spargimento di neanche una goccia di sangue". Si muove, intanto, l'Unione Europea che ha annunciato la revisione delle sue relazioni con l'Egitto nei prossimi giorni. "La Ue, insieme ai suoi stati membri, revisionerà in modo urgente nei prossimi giorni le sue relazioni con l'Egitto ed adotterà misure tese a perseguire questi obiettivi", si legge nel comunicato congiunto del presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e di quello della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso. Ogni "ulteriore escalation di violenza deve essere evitata", perché "potrebbe avere conseguenze imprevedibili per l'Egitto e i suoi paesi vicini", si legge ancora nel comunicato in cui si sottolinea come Il Cairo sia "un partner chiave, con cui condividiamo interessi e responsabilita' per il mantenimento della pace e della stabilita' in una regione strategica". "E' cruciale che la violenza cessi immediatamente", affermano ancora il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e il presidente della Comissione Europea, Jose Manuel Barroso, affermando che "se tutti devono esercitare la massima moderazione, sottolineamo la particolare responsabilita' del governo ad interim e dell'esercito per far cessare gli scontri. La violenza e le uccisioni di questi giorni non possono essere giustificate o accettate, i diritti umani devono essere rispettati e difesi, i prigionieri politici devono essere rilasciati". "Non c'è alternativa al dialogo - continua la nota - tutte le forze politiche egiziane devono impegnare di nuovo al Paese nel suo futuro democratico ed in un processo politico verso lo svolgimento di elezioni anticipate e l'istituzione di un governo civile".