Egitto, sì alla scarcerazione di Mubarak Ancora arresti tra i Fratelli Musulmani
Il Cairo, 21 ago. (Adnkronos/Aki/Ign) - La Corte d'Assise del Cairo ha disposto l'ordine di scarcerazione dell'ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, che tuttavia dovrà restare in carcere per altre 48 ore per dare la possibilità alla procura di presentare appello. La procura egiziana però, riportano al-Jazeera e al-Arabiya, non intende impugnare l'ordine di scarcerazione. Per Mubarak resterà comunque valido il divieto di lasciare l'Egitto e a causa dei processi ancora in corso, in particolare quelli per corruzione, i suoi beni continueranno a rimanere congelati. Il movimento Tamarod, che ha organizzato le proteste che hanno portato alla destituzione del presidente Mohamed Morsi, si è schierato contro la scarcerazione di Mubarak, definendola "un crimine contro la rivoluzione del 25 gennaio". Hassan Shahin, uno dei portavoce del movimento, ha invitato le autorità, in una dichiarazione rilasciata al sito di 'al-Masry al-Youm' a "emettere immediatamente un mandato di arresto nei confronti di Mubarak, approfittando dello stato di emergenza" in vigore, perché il rilascio dell'ex rais "è un pericolo per la sicurezza nazionale". Intanto i Fratelli Musulmani continuano ad essere nel mirino. E' stato arrestato stamani Safwat Hegazy, noto dirigente. Lo ha reso noto alla tv di Stato il portavoce del ministero dell'Interno egiziano, generale Abdel-Fattah Othman. Secondo i media statali egiziani, Hegazy è stato fermato a un checkpoint vicino all'oasi di Siwa, non lontano dal confine libico. Stando alle autorità egiziane, l'esponente della Fratellanza, accusato di istigazione alla violenza, voleva varcare il confine con il Paese nordafricano. Oltre ad Hegazy, le autorità egiziane hanno arrestato, all'aeroporto del Cairo, il consigliere per i media dei Fratelli Musulmani, Murad Muhammad Ali. Una fonte anonima della sicurezza egiziana ha riferito alla tv 'al-Arabiya' che Muhammad Ali stava provando a salire su un volo per l'Italia quando è stato bloccato dalle forze di sicurezza. La notizia dei nuovi arresti arriva all'indomani della cattura al Cairo di Mohamed Badie, guida suprema dei Fratelli Musulmani, scovato in un appartamento nei pressi della piazza Rabia al-Adawiya. Nel blitz contro Badie è finito in manette anche Youssef Talaat, portavoce dell'Alleanza nazionale per la difesa della legittimità, raggruppamento delle formazioni che sostengono il deposto presidente Morsi. Prosegue anche la cattura di presunti terroristi. Da lunedì le forze di sicurezza egiziane ne hanno arrestato 68 nel nord del Sinai, dopo gli attacchi che sono costati la vita a 24 poliziotti. Lo hanno reso noto i media ufficiali del Cairo, spiegando che almeno otto degli arrestati sono palestinesi. Oggi si è svolta a Bruxelles la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea. Nella conferenza stampa al termine dell'incontro Catherine Ashton ha detto che "è stato trovato un accordo per sospendere le licenze per gli equipaggiamenti che possono essere usati per la repressione" in Egitto. Ashton ha sottolineato però che la decisione spetta ai singoli Paesi. I ministri hanno anche deciso di rivedere l'assistenza finanziaria all'Egitto, ha aggiunto il capo della politica estera della Ue, evidenziando che l'assistenza ai gruppi più vulnerabili e alla società civile "deve continuare".