Cina: Bo Xilai respinge ogni accusa, "ridicola" testimonianza della moglie
Jinan, 22 ago. (Adnkronos/Dpa) - Bo Xilai si e' mostrato deciso a respingere tutte le accuse. Apparso oggi in tribunale, all'apertura dell'atteso processo nei suoi confronti, l'ex astro nascente del partito comunista cinese ha ritrattato una sua precedente confessione e ha definito "ridicola" la testimonianza scritta della moglie. Un tempo potente capo del partito a Chongqing, il 64enne Bo Xilai e' stato travolto nel febbraio 2012 da uno scandalo ed estromesso dal potere prima del congresso del partito che ha rinnovato i vertici del partito. Rinchiuso in carcere per oltre un anno, Bo e' ricomparso oggi in tribunale a Jinan, capitale dello Shandong, provincia lontana sia da Pechino che dalle sue ex basi di potere a Dalian e Chongqing. Il processo durera' due giorni e il verdetto e' atteso per i primi di settembre. Secondo quanto ha dichiarato oggi la procura, Bo e' accusato di aver intascato mazzette per un totale di 21,79 milioni di yuan (3,54 milioni di dollari) da due uomini d'affari di Dalian e di altri non specificati abusi di potere. Malgrado la sua condanna appaia scontata, Bo sembra deciso a difendersi. Prima ha ritrattato la confessione di aver preso mazzette per 1,1 milioni di yuan da un imprenditore. "Ho ammesso contro la mia volonta' che Tang Xiaolin mi abbia dato denaro per tre volte" sotto pressione della commissione disciplinare del partito, ha dichiarato, secondo una trascrizione del dibattimento diffusa sul sito ufficiale di microblogging del tribunale. (segue)