Cerca
Logo
Cerca
+

Il dito medio dell'anti-MerkelUn "vaffa" a 'herr Angela'?

Steinbruck

Il socialdemocratico Peer Steinbruck, famoso per le sue gaffe, a 10 giorni dalle elezioni in Germania la fa giusta: il suo gesto è il sogno di tanti europei

Eleonora Tesconi
  • a
  • a
  • a

Atteggiamento strafottente, un po' punk, che cozza con il suo abbigliamento elegante, giacca e camicia bianca. A dieci giorni dalle elezioni politiche in Germania, l'aspirante cancelliere socialdemocratico Peer Steinbruck (soprannominato Peerlusconi) finisce in prima pagina, e precisamente sulla copertina del magazine Süddeutsche Zeitung. Per un gesto volgare: il dito medio alzato, provocatorio. Il candidato si è sempre vantato di parlare chiaro, e ora lo ha fatto per davvero. Non con le parole però. E per dire vaff... a chi? Alla sua rivale Angela Merkel? La foto in bianco e nero e a tutta pagina, in effetti, è un po' inusuale per un candidato cancelliere. Il suo team, su Twitter, ha spiegato che Steinbruck non ce l'aveva con la sua nemica, ma con i giornalsiti e le loro inutili domande. Secondo il magazine, il portavoce del socialdemocratico, Rolf Kleine, avrebbe chiesto di non pubblicare la foto, consapevole della rischiosa bufera che avrebbe creato, compromettendo il risultato delle elezioni. Il sì è arrivato invece dal diretto interessato. L'ex ministro delle finanze avrebbbe infatti approvato l'uscita della foto in copertina: "Va bene così". Del resto questa non è l'unica gaffe del candidato. Prima il divertente appellativo affibbiatogli in ricordo del Cav, poi la polemica sugli alti guadagni che avrebbe percepito per conferenze e discorsi dopo la fine dell'esecutivo di grande coalizione. Nessun pentimento nell'averlo indicato come candidato alla guida del governo è arrivato dalla Spd, il cui presidente lo difende: sono "modi ironici in una foto-intervista ironica". E' ancora presto per dire se questo provocante dito alzato avrà ripercussioni sulla campagna, che vede Steinbruck in leggera rimonta dopo il duello televisivo con la Merkel del primo settembre.

Dai blog