Spagna, i sospetti sui ritardi nei soccorsi per Niccolò Ciatti
Dietro la tragica vicenda di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci pestato a morte in una discoteca di Lloret de Mar, cresce il sospetto degli inquirenti sulle responsabilità di chi lo ha soccorso e come. Dalle regole sulla sicurezza nel locale, fino ai tempi di risposta dell'ambulanza, sono diversi i dubbi su quanto abbiano fatto gli spagnoli per aiutare il giovane turista italiano. Nella discoteca St.Trop' dovevano esserci al massimo 2mila persone, ma le immagini lasciano pensare che la folla fosse ben più numerosa. Nel locale c'erano comunque solo nove buttafuori, uno per ogni 200, come riporta il Corriere della sera. In quei dieci secondi di rissa furibonda, nessuno dei responsabili alla sicurezza è intervenuto, se non quando tutto è finito. Hanno preso di peso Niccolò e i suoi amici e portato fuori dalla discoteca, in attesa dei soccorsi. La polizia è arrivata alle 3 di notte, pochi minuti dopo l'aggressione. Solo in quel momento sarebbero stati chiamati i soccorsi, l'ambulanza però non riesce a entrare subito nel vicolo dove si trova il locale, per questo Niccolò viene spostato in una piazzetta vicina alla strada principale. Sull'ambulanza viene caricato dopo 35 minuti, è in coma per le lesioni cerebrali e la sua agonia durerà quasi un giorno intero.