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Corea del Nord, la guerra inizia in mare: le esercitazioni di Usa e Seul agitano il mondo

Margherita Fedocci
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Seul e gli Stati Uniti hanno iniziato oggi, lunedì 16 ottobre, alcune esercitazioni navali nelle acque della penisola di Corea. Un chiaro messaggio alla Corea del Nord, in concomitanza con i preparativi del diciannovesimo Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese. I due alleati, come ampiamente annunciato, realizzeranno per tutta la settimana le esercitazioni nel mar Giallo e nel mar del Giappone (conosciuti rispettivamente come mar dell'Est e mar dell'Ovest nelle due Coree). Tra i mezzi militari americani vi sono portaerei a propulsione nucleare Ronald Reagan e due cacciatorpedinieri della classe Arleigh Burke, mentre la Corea del Sud posizionerà una nave cacciatorpediniere Aegis, elicotteri navali e caccia F-15k, FA-18 e A-10.  Già nei giorni scorsi, il regime di Kim Jong-un aveva manifestato tutta la contrarietà all'operazione, minacciando ritorsioni. Sulla questione, si pronuncia lo storico Rana Mitter, che in un'intervista a Repubblica spiega: "Trump sta consegnando alla Cina la possibilità di imporsi nel mondo. Il presidente terrà un discorso potenzialmente decisivo perché dovrà garantire a Giappone, Corea del Sud, Taiwan ma anche Singapore che l'impegno degli Usa nel Pacifico resta inalterato. Oppure dirà, come continua a dire, che è tempo per l'America di ripensare il suo ruolo nel mondo". Secondo Mitter questo mancato sostegno potrebbe regalare ampi poteri al Segretario generale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping.

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