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Corea del Nord, la guerra a Natale? Kim Jong-un: "Sanzioni Onu? Aumenteremo deterrenza nucleare"

Andrea Tempestini
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La Corea del Nord di Kim Jong-un ha respinto le nuove sanzioni imposte al paese dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ma non solo, Pyongyang ha ribadito le sue minacce, spiegando di avere intenzione di continuare a sviluppare le sue capacità di "deterrenza e autodifesa nucleare". Le parole del regime arrivano attraverso una dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri: la Corea del Nord ha aspramente criticato le misure punitive approvate venerdì dal Consiglio di sicurezza dell'Onu, che limitano ulteriormente il loro accesso ai prodotti petroliferi, bloccano le loro esportazioni in vari settori e le costringono a tornare a Paese a cittadini che lavorano fuori. Leggi anche: Corea del Nord, minaccia atomica sull'Occidente "Gli Stati Uniti, completamente terrorizzati dal nostro storico risultato di completare la forza nucleare dello stato, agiscono con misure sempre più isteriche per imporre le maggiori sanzioni e pressioni possibili sul nostro paese", afferma il regime comunista, citato dall'agenzia statale KCNA. Le sanzioni, secondo Pyongyang, rappresentano una "nuova violazione della sovranità nazionale" e un "atto di guerra che viola la pace e la sicurezza nella penisola coreana e in tutta la regione". "Se gli Stati Uniti - proseguono - desiderano vivere in pace, dovrebbero abbandonare la loro politica ostile contro la Repubblica democratica popolare di Corea, il nome ufficiale del paese, e imparare a convivere con un paese dotato di armi nucleari". Il regime guidato da Kim Jong-un avverte infine anche che "continuerà a consolidare le sue capacità di deterrenza nucleare e di autodifesa, fondamentalmente volte a sradicare le minacce atomiche statunitensi e il loro ricatto e movimenti ostili, stabilendo così un equilibrio di forze".

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