Emmanuel Macron, il sospetto: un esercito di hacker lavora per l'Eliseo
Dopo il "caso Benalla", quello del suo bodyguard finito sotto inchiesta per il pestaggio di due manifestanti durante la manifestazione del 1 maggio, il presidente francese Emmanuel Macron si trova a dover gestire un'altra grana. Quella di presunti hacker che sui social si attiverebbero ogni volta che l'Eliseo o uno dei dicasteri del governo Macron vanno in difficoltà, sia diffondendo immagini favorevoli al governo (come quelle sulle violenze nei cortei del 1 maggio, diffuse da un utente anonimo tra i più attivi a favore di Macron), sia attaccando gli avversari politici del presidente come Jean-Luc Melanchon. "Esiste una cellula di internauti che lavora in modo non ufficiale per il governo di En Marche o per l' Eliseo? Un esercito di leoni da tastiera, rigorosamente anonimi, che fanno propaganda mirata sui singoli dossier per indebolire ciò che scrivono i giornalisti?" ha chiesto il periodico Marianne ai suoi lettori. La risposta sibillina è arrivata del segretario di En Marche, Cristophe Castaner, che sotto giuramento ha spiegato: "Mi riservo di verificare, ma che io sappia non ci sono militanti che intervengono sulla comunicazione diretta del movimento". Leggi anche: Rimorchiava e poi... Macron e il suo bodyguard, spuntano le immagini che terremotano la Francia