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Datagate, Ue spaccata. Merkel: "Ogni Paese contratti con Washington". E Letta smentisce litigio con Cameron

I leader continentali non trovano una linea comune da opporre a Washington. E il premier spagnolo convoca l'ambasciatore americano

Roberto Procaccini
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Il Datagate spacca l'Unione Europea. La riunione dei premier continentali di Bruxelles non è riuscita a dare una risposta unitaria a Washington. Anzi, quello che ne è uscito è una sorta di invito a marciare in ordine sparso. "Ogni paese individualmente si metta in contatto con gli Usa per accordarsi su un quadro di futura cooperazione in materia di intelligence", sono le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel. E non ha perso tempo il premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha convocato l'ambasciatore statunitense a Madrid per delucidazioni sulle voci di intercettazioni a carico di cittadini e governanti di Germania, Francia, Italia e altri 35 leader mondiali. Intanto il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta smentisce le voci circolate nel pomeriggio, che parlavano di un'accesa discussione tra lui e il premier inglese David Cameron. Proprio l'inquilino di Downing Street (definito in "rapporti preferenziali con Washington" dal presidente del Consiglio europeo Van Rampuy) ha creato maggiori divisioni: corresponsabile con le manovre di intelligence del Nsa, non ha voluto che l'Ue prendesse posizioni nette contro gli Usa.

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