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Stormy Daniels: la notte con Trump le costa 390mila dollari

Matteo Legnani
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Ha fatto dunque un pessimo affare, Stephanie Clifford in arte Stormy Daniels. A dar retta alla sua stessa descrizione del pene "pre-presidenziale" di Trump nel suo libro di memorie, quella notte d' amore del 2006 era stata un bidone, ma adesso le è costata un sacco di soldi, quasi 300mila dollari. «Sa di avere un pene non usuale più piccolo della media ma non paurosamente piccolo», ha spettegolato sugli attributi di Donald la pornostar in "Full Disclosure" ("Piena Trasparenza", appunto), sintetizzando l' esperienza come il «sesso meno rimarchevole» che avesse mai provato. Il presidente ha sempre sostenuto la sua smentita d' ufficio («quella storia non c' è mai stata»), e Stormy adesso è stata condannata dal tribunale a pagare, a Trump, le spese processuali per averlo costretto a difendersi dall' accusa di aver diffamato la donna. ...E 33 centesimi - «La corte distrettuale federale di New York ha ordinato a Stormy Daniels di pagare al presidente Trump 292.052 dollari e 33 centesimi per rimborsare le spese dei suoi avvocati (il 75% dell' intera fattura legale), più 1000 dollari di sanzione aggiuntiva per punire Daniels per aver promosso una causa senza merito contro il Presidente», ha scritto in un commento dopo la sentenza il consigliere legale di Trump, Charles J. Harder. Il giudice della corte federale S. James Otero ha fatto solo uno sconto alla pornostar. La richiesta degli avvocati di Trump era infatti di 800mila dollari, oltre il doppio dei 390mila dollari della fattura per le 500 ore effettive di lavoro dello studio legale. L' ammontare extra, secondo Harder, doveva essere un «deterrente contro il ripetersi di casi frivoli di diffamazione». Leggi anche: Stormy Daniels, la pornostar che inguaia Donald Trump: "Sesso e sculacciata fino a sfinirlo, poi..." L' avvocato di Stormy, Micheal Avenatti, ha annunciato che farà ricorso, e in un tweet battagliero ha addirittura rilanciato, dichiarando che si aspetta di vincere 1,5 milioni di dollari in un' altra causa in cui Stormy ha accusato Trump di aver rotto l' accordo di segretezza sulla notte galeotta, grazie al quale l' attricetta fu tacitata con 130mila dollari dall' avvocato di Trump, Michael Cohen. Il problema di Stormy e Michael è che sono diventati una strana coppia di seconda fila dopo aver calcato la scena delle prime pagine. Li unisce solo il tifo che i dem fanno per loro, in carenza di eroi più presentabili. Della pornostar si ricordano i successi di pubblico agli show in cui esibiva i suoi spogliarelli nei mesi successivi alle "rivelazioni" della sua tresca con Donald, con tanto di arresto in luglio per essersi fatta toccare da uno spettatore in un locale in Ohio, dove è un reato. Poi, cavalcando la fama mediatica, Stormy ha pubblicato a inizio di ottobre il libro succitato, che il New York Times ha piazzato all' 11esimo posto (con 8911 copie). Che bella coppia - Anche Avenatti, avvocato di ventura tessera dem, è andato fuori giri. Adulato dalla Cnn e dagli altri network di sinistra che lo intervistavano da mane a sera perché difendeva la nuova eroina dei Democratici, si è iscritto alla squadra degli aspiranti presidenti. Lo ha dichiarato lui stesso, e ha pure fatto viaggi esplorativi in New Hampshire e Ohio. Ha cercato di alzare ancor più il suo profilo nazionale quando, nel caso del giudice Kavanaugh, ha scoperto una nuova testimone d' accusa: peccato che la poveretta, di oltre 20 anni più vecchia del giudice, è stata poi smascherata dagli inquirenti del Congresso ed ora è nei guai legali. Come Avenatti, del resto, che in novembre è stato accusato da una amica di violenze domestiche. Le parole più pesanti contro di lui sono venute però dalla stessa Stormy. Secondo la quale Avenatti ha querelato Trump di testa sua. di Glauco Maggi

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