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Cesare Battisti, Alberto Torregiani: "Non oso immaginare che possa fuggire ancora. In carcere subito"

Davide Locano
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Per la cattura di Cesare Battisti esulta Alberto Torregiani, il figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Proletari armati per il comunismo in una sparatoria in cui rimase colpito e paralizzato a vita. "È fatta. Credo sia la volta buona", ha commentato Torregiani, che da lunghissimi anni attende giustizia. "Forse davvero è una buona giornata", ha aggiunto. Dunque, il timore di chi da troppo tempo attende una svolta: "Non oso pensare che ora possa trovare un escamotage. È impossibile che non venga estradato in Italia. Tecnicamente è un fuggiasco, non coperto da nessuno status particolare. È un latitante e non ha più benefici. Quindi credo che nell'arco di 48 ore, una settimana al massimo sarà in carcere in Italia. Non penso i brasiliani abbiano tanta voglia di tenerselo". Di sicuro, non se lo vuole tenere il Brasile di Jair Bolsonaro. Torregiani non parlava ormai da un anno. L'ultimo intervento fu al Giornale Radio Rai, quando ribadì che "Battisti è un criminale e un bugiardo che prende in giro tutti. È il responsabile morale dell'omicidio di mio padre". Leggi anche: "Che brutta fine farà": Salvini, la promessa a Cesare Battisti

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