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Sea Watch, Matteo Salvini brutalizzato dai tedeschi per difendere Carola: "Se resta da solo in mezzo al mare"

Giulio Bucchi
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Se Matteo Salvini si trovasse alla deriva in alto mare, nessuna nave interverrebbe in suo soccorso. Ogni comandante temerebbe, infatti, di venire arrestato in esecuzione del decreto sicurezza bis, come accaduto a Carola Rackete, capitano della Sea Watch 3, attualmente agli arresti domiciliari a Lampedusa. È la "provocazione" del quotidiano tedesco Die Welt nella sua rubrica satirica, ironizzando sugli ultimi sviluppi della vicenda della Sea Watch, la nave battente bandiera olandese della ong tedesca.  Leggi anche: "Quale paese lo permetterebbe?": Carola libera e Meloni indignata Secondo Die Welt, persino la Marina militare italiana non soccorrerebbe Salvini poiché, come afferma un immaginario ufficiale dell'arma, il ministro dell'Interno "reagirebbe molto male se osassimo fare qualcosa del genere". Paradossalmente, il salvataggio del leader della Lega verrebbe impedito proprio dal decreto sicurezza bis, ideato dal ministro dell'Interno. "Il problema maggiore è impedire alle navi delle Ong di prendere a bordo Salvini", sostiene Die Welt, secondo cui "la Guardia costiera di Lampedusa auspica che un gommone carico di migranti abbia pietà" e salvi il titolare del Viminale. Piccolo dettaglio che sembra sfuggire a Berlino e dintorni: il caso Sea Watch non riguarda il soccorso dei migranti né l'accoglienza, quanto piuttosto la "redistribuzione" tra i paesi dell'Ue dei profughi e la violazione della legge da parte di un'organizzazione privata che vorrebbe imporre la propria volontà (quella di attraccare e far sbarcare migranti a piacimento) a uno Stato sovrano. 

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