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Carola Rackete, lo 007: dietro di lei c'è Angela Merkel, tutti i dettagli

Davide Locano
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Uno potrebbe pensare a un regolamento interno di conti o a una vendetta postuma visto che lui, Hans-Georg Maaßen, lo scorso anno era stato trombato dalla Merkel e rimosso dal ruolo di capo dei servizi segreti tedeschi. Il problema però è che lui, Hans-Georg Maaßen, non è esattamente l' ultimo arrivato ma uno che, nello smascherare bufale o nel rivelare certi scoop, ha una certa esperienza. Nel 2018 aveva sbugiardato la Cancelliera sulla questione delle presunte «cacce collettive» agli stranieri a Chemnitz organizzate dall' estrema destra: Maaßen aveva dimostrato che si trattava di un falso, finalizzato a distogliere l' attenzione dai crimini commessi dagli immigrati. Leggi anche: Carola Rackete, lo striscione e il saluto di Salvini Più o meno lo stesso è capitato ora che l' ex guida degli 007 tedeschi accredita una tesi suggestiva e, visto il personaggio, fondata: ossia il fatto che l' intera vicenda della Sea Watch 3, con l' irruzione della nave guidata dalla capitana Carola Rackete nelle acque italiane e infine lo speronamento di un' imbarcazione della nostra Guardia Costiera, sia stata orchestrata con la regia del governo tedesco. Tutto nasce da un articolo pubblicato la scorsa settimana dal sito di destra Journalistenwatch, secondo cui la missione della nave della ong giunta a Lampedusa sarebbe una «geniale opera di propaganda» dell' emittente televisiva pubblica tedesca Ard «con l' intento di provocare un confronto con le autorità italiane ad ogni costo». Lo dimostrerebbe il fatto che, a bordo della Sea Watch 3, ci fossero due giornalisti della tv di Stato della Germania che hanno filmato per la rubrica Panorama tutto il viaggio nel Mediterraneo, fino allo scontro istituzionale, politico e "fisico" (visto lo speronamento) col nostro Paese. A TAVOLINO Questa ricostruzione è stata condivisa su Twitter da Maaßen che ha commentato «Se questa notizia fosse corretta, Panorama non sarebbe una trasmissione occidentale», evidentemente accusando la tv pubblica tedesca, alle dipendenze del governo, di fare il gioco del nemico: in questo caso gli scafisti immigrazionisti. Proprio come, a suo dire, facevano i media della Repubblica Democratica Tedesca al tempo dell' Urss. Maaßen, chissà se dietro pressioni, ha poi cancellato quel tweet ma non cambiato idea sulla questione: come ricostruisce il Guardian, l' ex capo dei servizi segreti sarebbe convinto che l' operazione Sea Watch sia stata pianificata a tavolino per creare problemi a Salvini, forzare l' apertura dei porti italiani e creare un precedente, e se possibile un incidente, che desse fiato alla propaganda dei tifosi dell' immigrazione di massa. La posizione di Maaßen ha avuto anche un' eco in Italia con Giorgia Meloni che ha rilanciato la tesi dello 007 chiedendo «chiarezza su queste sorprendenti dichiarazioni» e «la convocazione di Maaßen al Parlamento europeo perché possa raccontare la sua versione dei fatti». BURATTINO? Qualunque sia l' esito di questo approfondimento, resta interessante la suggestione di una Carola burattino della Merkel, sua emissaria nel Mediterraneo, controfigura della Lady di ferro che tiene in pugno l' Europa. Angela&Carola potrebbero anche fare un film insieme, magari intitolato La Capitana e La Cancelliera. È suggestiva e inquietante l' ipotesi innanzitutto perché coerente con le idee sull' immigrazione di Frau Merkel, che ha prima spalancato le frontiere del suo Paese ai profughi e ora vorrebbe tornassero a essere spalancate le nostre. Tanto più che ciò le permette di aprire uno scontro politico col grande nemico di quest' Europa, di questa Germania e dei suoi popolari compromessi coi socialisti: Matteo Salvini. D'altro canto, questa presunta supervisione di Berlino sulla missione di Carola dimostrerebbe che le ong sono tutt' altro che organizzazioni non governative, ma lavorano in combutta con i governi, sono da questi mandate, comandate e giustificate. Le ong farebbero il gioco non solo degli immigrazionisti e di chi lucra sul business dell' accoglienza ma anche di alcuni governi interessati a fare i buonisti coi porti degli altri. Dirige la Merkel l' operazione, esegue la Rackete, con benedizione dall' alto. E dalla Culona Inchiavabile si passò alla Capitana Intoccabile. di Gianluca Veneziani

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