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Zelaya prova a rientrare

Disordini e morti in Honduras

Fabio Corti
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 In Honduras la tensione è alle stelle. Mentre in Italia era notte fonda, all'aeroporto internazionale di Tegucigalpa, capitale dello stato centramericano, scontri tra truppe dell'esercito e manifestanti hanno portato ad almeno due morti. La pista dello scalo era presidiata dai soldati, mandati sul posto con l'obiettivo d'impedire l'atterraggio del velivolo con a bordo il presidente deposto Manuel Zelaya (foto), allontanato dalla nazione la settimana scorsa dopo un golpe militare organizzato da Roberto Micheletti, autonominatosi neo-presidente. In seguito all'annuncio del ritorno di Zelaya oltre tremila persone, tutti sostenitori del presidente legittimo, si sono recate all'aeroporto. Qui, dopo parecchi minuti di tensione, l'esercito avrebbe aperto il fuoco contro la folla uccidendo almeno due manifestanti. Il rientro di Zelaya è fallito: il leader è dovuto atterrare in Nicaragua in quanto le piste dell'aeroporto di Tegucigalpa erano completamente occupate dai soldati.

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