In Iran non cala la tensione
Sangue in Iraq e Afghanistan
La folla scende ancora inpiazza in Iran. E lo fa in occasione del decimo anniversario della protestastudentesca, avvenuta a Teheran nel 1999. Si tratta di una vera e propria nuovasfida al regime: centinaia persone sono scese in piazza nella capitale al grido “Morte al dittatore”. Dura larepressione della polizia nei confronti dei manifestanti, scesi nelle stradesenza aver ottenuto il permesso da parte delle autorità: in tenuta antisommossagli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni sulla folla e sparato in aria. Davantiall'Università di Teheran sono volati invece manganelli e bastoni: qui altrimanifestanti sono stati colpiti dai basij. Alcuni testimoni raccontano dimanifestanti arrestati. Cresce dunque la tensionenel Paese: in mattinata ilgovernatore generale della capitale iraniana Morteza Tamadon, si era espressomolto chiaramente: “Se qualcuno intende compiere azioni contrarie allasicurezza rispondendo agli appelli di emittenti antirivoluzionarie, saràschiacciato sotto i piedi del nostro popolo, che è in allerta”. Sui blogiraniani, da giorni, rimbalza l'invito a manifestare con una rosa in mano. Unaprotesta pacifica per commemorare il decimo anniversario dei moti studenteschidel luglio 1999 e per protestare contro la rielezione del presidente iranianoMahmud Ahmadinejad. Un invito raccolto, secondo fonti non ufficiale, da moltecittà in tutto il Paese. Ma a Teheran, secondo i blog, continuano gli scontri.Così come a sfahan (centro) a Shiraz (sud). Iran e Afghanistan - Lasituazione non è certamente delle migliori neppure in Afghanistan e in Iran, doveil clima si sta progressivamente deteriorando anche a seguito del ritiro delletruppe Usa dal Paese. A Baghdad il bilancio è di almeno 9 vittime: un ordignopiazzato in una strada è esploso nei pressi di un mercato intorno alle 7.30,nel quartiere sciita di Sadr City. Un'altra bomba è esplosa un minuto dopo a uncentinaio di metri di distanza, uccidendo sei persone e ferendone altre 25.Ancora nel centro della capitale, un ordigno è esploso al passaggio delconvoglio del governatore della banca centrale irachena, Sinan al-Shibibi, uccidendoun civile e ferendo altre cinque persone. E 34 persone sono morte a Tal Afar inun doppio attentato kamikaze. Si tratta degli attacchi più sanguinosi daquando, il 30 giugno, si sono ritirate le truppe americane dalle città irachene.Nell'Afghanistan centrale un camion bomba ha provocato la morte di 25 persone.Tra le vittime ci sono anche 9 bambini di una scuola elementare. L'attentato èstato rivendicato dai talebani. Al Sud due soldati della Nato sono stati uccisidallo scoppio di un altro ordigno. In Afghanistan i talebanihanno rivendicato l'esplosione di un camion in provincia di Logar, 30 chilometri a suddi Kabul, che ha provocato almeno 25 morti, fra cui alcuni bambini di unavicina scuola e quattro poliziotti. Altre cinque persone sono rimaste ferite.Poi altri due soldati della Nato sono stati uccisi dall'esplosione di una bombaposto sulla strada nel sud dell'Afghansitan. Lo riferisce il comandodell'Alleanza, senza precisare la nazionalità delle vittime.