Svezia: tv rivela, in fabbriche Ikea in Germania Est lavorarono detenuti politici

domenica 6 maggio 2012
Svezia: tv rivela, in fabbriche Ikea in Germania Est lavorarono detenuti politici
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Stoccolma, 2 mag. (Adnkronos/Dpa) - Ikea intende incontrare gli ex detenuti della Germania dell'Est che, secondo quanto verra' mostrato stasera dall'emittente svedese Svt, negli anni precedenti la caduta del Muro di Berlino, furono costretti a lavorare per il gigante dell'arredamento. Le accuse, gia' comparse su alcuni media europei, devono ancora essere verificate. Ikea sostiene di non essere a conoscenza di questi episodi. Tuttavia, la portavoce Ylva Magnusson ha affermato che "ci piacerebbe molto aprire un dialogo con coloro che si ritengono colpiti dalla vicenda". Prima dell'eventuale incontro, Ikea, che ha detto di condannare "con forza" l'uso di prigionieri politici nel lavoro forzato, intende portare a termine una propria inchiesta per verificare la vicenda. Nel servizio che andra' in onda stasera sulla tv svedese, due ex direttori delle fabbriche statali che in Germania dell'Est lavoravano per conto di Ikea ricordano che all'epoca si faceva ricorso al lavoro dei detenuti, come forma di riabilitazione. Tra coloro che venivano impiegati negli impianti che producevano mobili per Ikea, vi sarebbero pero' stati anche dei prigionieri politici. L'emittente svedese Svt, secondo le anticipazioni, avrebbe messo le mani su circa 800 documenti della Stasi, la polizia segreta della Germania dell'Est, che fanno riferimento a Ikea, risalenti a un arco temporale compreso tra il 1976 al 1989. Parte della documentazione, riguarderebbe la produzione della famosa serie di divani Ikea Sofan, prodotti in Polonia e nella Germania dell'Est.