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Coronavirus, report Oms del settembre 2019: "Agente patogeno respiratorio ucciderà 50-80 milioni di persone"

Il rapporto datato settembre 2019 dell'#Oms: "Pandemia, agente patogeno respiratorio farà 50-80 milioni di morti". Non si parlava di #coronavirus, ma i punti di contatto sono tantissimi

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Il rischio di pandemia da coronavirus era già noto all'Organizzazione mondiale della Sanità fin dallo scorso settembre. Come riporta il Fatto quotidiano, l'Oms aveva incaricato un gruppo di esperti (Global Preparedness Monitoring Board) di redigere un rapporto (Dal titolo A world at risk, "un mondo a rischio") che si sta rivelando inquietantemente profetico.

 



Non si parla, ovviamente di Covid-19, ma la dinamica è del tutto simile: "La malattia prospera nel disordine, le epidemie sono in aumento e lo spettro di un' emergenza sanitaria globale incombe su di noi", scrivono gli esperti. "C'è una minaccia molto reale di una pandemia in rapido movimento, altamente letale, di un agente patogeno respiratorio che uccide da 50 a 80 milioni di persone e spazza via quasi il 5% dell'economia mondiale". I ricercatori prevedono che l'emergenza proseguirà oltre il 2020. "Una pandemia globale su tale scala sarebbe catastrofica, creando un caos diffuso. Il mondo non è preparato". Tutto drammaticamente vero. E la beffa è che lo studio si basa su pandemie già "controllate", come la febbre suina ( H1N1 ) ed Ebola. "Molte delle raccomandazioni esaminate sono state attuate male, o non sono state attuate affatto e persistono gravi lacune. È ormai tempo di agire". Allarme lanciato troppo tardi, perché come si notava già a settembre "la grande maggioranza dei sistemi sanitari nazionali non sarebbe in grado di gestire un grande afflusso di pazienti infettati da un agente patogeno respiratorio capace di una facile trasmissibilità e di un'elevata mortalità".

 



"La Banca Mondiale - si legge ancora - stima che una pandemia influenzale globale costerebbe all'economia 3.000 miliardi di dollari, ovvero fino al 4,8% del Pil; il costo sarebbe del 2,2% del Pil anche per una pandemia influenzale moderatamente virulenta".  Il peggio, insomma, potrebbe ancora venire. 

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