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Consiglio Ue, l'austriaco Kurz: "Che sia chiaro, i soldi del Recovery Fund dovranno venire restituiti dai singoli Paesi"

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I fondi Ue per la ricostruzione (il cosiddetto Recovery Fund) dovranno essere rimborsati dai singoli Paesi che li riceveranno. Altro che "a fondo perduto", come richiesto dal premier italiano Giuseppe Conte. A mettere in chiaro quanto sia fasulla la "solidarietà" espressa dal Consiglio Ue è Sebastian Kurz, cancelliere austriaco., Al termine dei lavori che hanno portato all'approvazione del piano di aiuti dell'Ue da 540 miliardi di euro contro la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus, Kurz si è espresso contro i trasferimenti agli Stati membri per la ripresa.

 

 

Nelle prossime settimane, ha spiegato il cancelliere austriaco, la Commissione Ue elaborerà "i dettagli del fondo per la ricostruzione sulla base di un'analisi delle esigenze dei singoli Stati membri". Tuttavia, ha evidenziato, "deve essere chiaro che i fondi per la ricostruzione dovranno essere successivamente rimborsati dai paesi destinatari e che l'Austria non si assumerà i debiti degli altri Stati membri dell'Ue". Allo stesso tempo, Kurz ha assicurato la solidarietà ai paesi più gravemente colpiti dalla crisi innescata dal coronavirus. A tal riguardo, il cancelliere austriaco ha dichiarato: "Oggi abbiamo deciso di continuare ad aiutare i paesi particolarmente colpiti dalla crisi, come l'Italia o la Spagna, e di mostrare solidarietà, come già fatto con il pacchetto di aiuti da 540 miliardi di euro, anche attraverso le linee di credito del Meccanismo europeo di stabilità (Mes)". Kurz ha aggiunto che l'Austria è "pronta anche a fornire sostegno nell'ambito di un piano per la ripresa al fine di ricostruire l'economia europea". A ogni modo, ha sottolineato il cancelliere austriaco, "rifiutiamo chiaramente una comunitarizzazione dei debiti, come il modello coronabond"

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