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Coronavirus, la variante E484K: "Sfugge agli anticorpi di precedenti infezioni e vaccino"

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Grandi timori all'interno della comunità scientifica per la scoperta di una nuova variante del coronavirus che, stando alle prime evidenze, sarebbe particolarmente resistente al vaccino. La mutazione in questione, registrata in Giappone, nella città di Tokyo, risponde al nome di E484K.

La notizia è stata rilanciata per prima dalla tv di Stato nipponica, la NHK, secondo la quale il 70% dei pazienti contagiati dal coronavirus e testati nel corso di marzo in un ospedale della capitale, il Tokyo Medical and Dental University Medical Hospital, era stato colpito proprio dalla variante in questione, soprannominata per esigenze di sintesi Eek. La variante infatti è stata riscontrata in 10 delle 14 persone trovate positive.

Dunque l'agenzia Reuters, che ha rimarcato come negli ultimi due mesi, 12 dei 36 pazienti Covid hanno contratto la mutazione: nessuno di loro aveva viaggiato all'estero nei giorni precedenti e nemmeno aveva avuto contatti con persone infettate dalla eE484K: questo significa che, in linea teoria, la variante Eek ad ora sarebbe relegata all'interno dei confini del Giappone.

Però la notizia piove  in un momento molto particolare. In Giappone è infatti quasi tutto pronto per le Olimpiadi, già rimandate un anno fa a causa dell'emergenza sanitaria e in programma per il mese di luglio (data d'inizio: il 23 luglio). E proprio in questi giorni, il Giappone sta facendo i conti con una nuova ondata di infezioni: si teme che la responsabilità sia proprio della nuova variante, che riuscirebbe a sfuggire agli anticorpi generati da una precedente infezione di Covid. E, soprattutto, riuscirebbe a sfuggire anche agli anticorpi generati dal vaccino (e in Giappone la campagna vaccinale sta ancora stentando).

Per quel che riguarda i dati, venerdì sono state registrati 446 nuovi casi in quel di Tokyo. Un valore notevole, ma ancora al di sotto della soglia di 2.500 infezioni rilevate lo scorso gennaio. A Osaka sono invece emersi 666 casi (record). Yoshihide Suga, primo ministro giapponese, ha giù annunciato una nuova stretta per contenere le infezioni: "Ogni possibilità viene presa in considerazione". E ancora, il primo ministro ha aggiunto che il governo agirà "senza esitazione" qualora dovesse essere necessario.

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