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Afghanistan, gli Emirati Arabi bloccano un volo italiano nel giorno del ritiro delle truppe: un clamoroso caso diplomatico

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Si è conclusa in modo negativo la ventennale presenza dell'esercito italiano in Afghanistan. Ad Herat è arrivato oggi martedì 8 giugno  il ministro della Difesa Lorenzo Guerini per il saluto finale ai militari e la cerimonia dell'ammaina-bandiera alla base di Camp Arena, che è stata consegnata alle forze di sicurezza locali. Ma la cerimonia si è potuta tenere solo in formato ridotto e con grande ritardo perché gli Emirati Arabi hanno negato a un boeing 767 dell'aeronautica militare il sorvolo nei loro cieli, costringendolo ad atterrare in Arabia Saudita (Dammam) e cambiare il piano di volo.

Il velivolo, con a bordo 42 giornalisti e soldati dell'Esercito, era diretto a Herat  proprio per la cerimonia di ammaina bandiera. La cerimonia così, a causa dell'imprevisto, è stata rinviata di circa 4 ore. Ma lo sgarbo non è stato digerito dal governo italiano. Su istruzione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio il segretario generale del ministero degli Esteri ambasciatore Ettore Sequi ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti Omar Al Shamsi.

 

Lo ha fatto sapere la Farnesina. La decisione dopo che gli Emirati Arabi Uniti "hanno negato il passaggio nel loro spazio aereo al C130 dell'aeronautica militare italiana con a bordo giornalisti e militari diretti a Herat in Afghanistan, per la cerimonia dell'ammaina bandiera che segna il ritiro delle truppe italiane dal tormentato Paese. Sequi  ha manifestato all'ambasciatore la sorpresa e il forte disappunto per un gesto inatteso che si fa fatica a comprendere", si legge nella nota del Ministero degli Esteri.

Durante la cerimonia, invece, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha ricordato che, "non vogliamo che l'Afghanistan torni ad essere un luogo sicuro per i terroristi. Vogliamo continuare a rafforzare questo Paese dando anche continuità all'addestramento delle forze di sicurezza afghane per non disperdere i risultati ottenuti in questi 20 anni". Sul caso del volo negato dagli Emirati Arabi, ha aggiunto: "La questione non è dipesa da noi, sono state mosse alcune iniziative di carattere diplomatico, è stato convocato l'ambasciatore degli Emirati al ministero degli Esteri per chiedere spiegazioni e per manifestare tutto il disappunto e lo stupore per avere negato il sorvolo rispetto a decisioni che erano già state comunicate, assunte e garantite", ha precisato il ministro.

 

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