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Nato, il segretario generale Jens Stoltenberg contro la Cina: "Non condivide i nostri stessi valori democratici"

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"Non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico". Lo spiega il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg  aggiungendo che bisogna però "affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l'ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza". Pechino "non condivide i nostri stessi valori" di democrazia e diritto, dice Stoltenberg poco prima del vertice Nato in cui ci sarà anche il dossier cinese.

 

 

 

Con la Cina, ha proseguito, siamo impegnati sui cambiamenti climatici e sul controllo degli armamenti ma la sua struttura militare e il suo comportamento" finalizzato ad "aumentare la sua influenza pongono delle sfide all'Alleanza Atlantica. Oggi apriamo un nuovo capitolo nelle relazioni transatlantiche", spiega Stoltenberg nel doorstep al quartier generale Nato di Bruxelles. Anche il dossier Russia, sottolinea, sarà tra i temi al centro del vertice. "Le nostre relazioni sono al punto più basso dalla fine della Guerra fredda, a causa delle azioni aggressive della Russia", spiega il segretario generale rimarcando come la Nato non abbandonerà la via del dialogo. "Il dialogo non è segno di debolezza, ma di forza", sottolinea.

 

 

 

Alla riunione partecipa per la prima volta, nel nuovo incarico, il presidente del Consiglio Mario Draghi. L'appuntamento odierno, lunedì 14 giugno, è stato concepito - nelle intenzioni del Segretario generale Stoltenberg e dalla nuova amministrazione americana - come un'importante occasione per riaffermare al massimo livello politico la solidità del legame transatlantico e l'unità e coesione dell'Alleanza, in una fase di ulteriore adattamento della Nato alle sfide di sicurezza di un contesto internazionale sempre più complesso e in costante evoluzione.  "Sono assolutamente certo che le decisioni che prenderemo tutti insieme oggi invieranno un forte messaggio di unità, di risolutezza e che stiamo rafforzando la Nato in un'epoca di competizione globale", ha concluso Stoltenberg.

 

 

 

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