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Eitan Biran, "entro il 12 dicembre": la Corte suprema israeliana contro il nonno, deve tornare in Italia

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Eitan Biran può tornare in Italia. La Corte Suprema israeliana ha rigettato il ricorso del nonno  Shmuel Peleg per far rimaner4e in Israele il l bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Eitan torna nel nostro paese dopo che già due sentenza della giustizia israeliana avevano stabilito che il suo futuro dovesse essere in Italia.

 

 

"Lo stato di Israele ha rinunciato oggi a un bambino ebreo, suo cittadino indifeso senza che la sua voce venisse ascoltata, per farlo vivere in terra straniera lontano dalle sue radici, dalla sua famiglia amata, da dove sono sepolti i suoi genitori e suo fratello minore". Così la famiglia Peleg, in merito all'ultima decisione giudiziaria. "Continueremo a combattere con ogni modo legale per riportalo in Israele. Facciamo appello alle autorità italiane per riesaminare l'affidamento".

 

 

Il rientro dovrà avvenire "entro 15 giorni" a partire da oggi, lunedì 29 novembre. Secondo la Cassazione, quindi, il minore ha ''vissuto in Italia quasi tutta la sua vita'' e quindi non lo si può allontanare dalla ''sua residenza abituale''. Peleg, il nonno, prosegue la sentenza, ''non ha fornito una motivazione valida per cui il ritorno in Italia possa provocare al piccolo un danno psichico o fisico''. Viene c0sì confermata la sentenza emessa a inizio mese da parte del Tribunale della famiglia di Tel Aviv, che aveva stabilito che Eitan dovesse vivere con la zia paterna Aya alla quale era stato affidato dal Tribunale di Torino. Il nonno Shmuel Peleg, a settembre, aveva prelevato il nipote portandolo in Israele: ora è indagato per sequestro e su di lui pende un mandato di arresto internazionale. 

 

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