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Vladimir Putin "pazzo suicida. Oppure...". Guerra in Ucraina, la teoria rivelatrice: lo Zar si prende tutto

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La data dell'attacco della Russia all'Ucraina è già sul tavolo dei leader Nato. A confermarlo Lucio Caracciolo, che scrive: "dopodomani, mercoledì 16 febbraio, Mosca invaderà l’Ucraina. L’attacco partirà con bombardamenti aeronavali di preparazione dai distretti militari occidentale e meridionale russo - Crimea e Sebastopoli in prima linea - coinvolgendo probabilmente la Bielorussia". 

 

 

Per la firma de La Stampa i casi sono due: il primo che lo zar sia un pazzo suicida e quindi marcerà su Kiev scavandosi la fossa da solo visto che gli stessi russi non vedono di buon occhio un attacco a un popolo comunque intimo. Oppure, un altro caso vede Putin mantenere la pressione sull’Ucraina finché non sarà sicuro di aver raggiunto lo scopo. Secondo Caracciolo il presidente russo punta a riportare quella strategica marca nella sfera d’influenza del suo impero. In sostanza Putin sa che per recuperare Kiev deve prima neutralizzarla, inchiodandola nella terra di nessuno fra sé e la Nato. Solo successivamente, e questo sarebbe il piano, riassorbirla, almeno in parte, una volta che gli ucraini si saranno resi conto che l’Occidente non intende morire per loro.

 

 

Proprio questo secondo caso sarebbe il vero piano di Putin intenzionato a portare la Russia in un nuovo concerto europeo fondato sull’equilibrio delle potenze, sovvertendo il primato americano codificato nella Nato. E ancora, è la conclusione di Caracciolo, "Il suo modello è Alessandro I. La neutralizzazione dell’Ucraina e l’assorbimento della Bielorussia ne sono precondizione, non fini in sé. Minsk è già tornata a casa. Successo tutt’altro che secondario. Per Kiev, ammesso sia possibile, ci vorrà molto più tempo, ma Mosca non è disposta a rinunciarvi. Né ha tanta fretta da imbarcarsi in un’offensiva controproducente". 

 

 

 

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