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Vladimir Putin, "la guerra è già iniziata". Il generale americano Allen, quello che nessuno sapeva sui russi

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La guerra in Ucraina è già iniziata. Ne è convinto John Allen, presidente del Brookings Institution nonché ex comandante delle forze Nato in Afghanistan. Se infatti la Russia attaccherà o meno l'Ucraina non è dato sapersi, ma certo è che per l'ufficiale Kiev "è già sotto attacco da mesi nel dominio cibernetico e in quello dell'informazione". Per lui, intervistato dal Corriere della Sera, "nel XXI secolo le guerre si combattono in domini multipli e quello fisico, tradizionale, con gli aerei che sganciano bombe, i missili, i carri armati, le navi è solo uno di essi. Per molti aspetti i domini chiave dei conflitti del XXI secolo sono l'informazione (per controllare la narrazione) e il cyberspazio, sfruttando il fatto che i Paesi sviluppati dipendono da esso per la coesione sociale e la qualità della vita (servizi medici, transazioni finanziarie, autostrade, aeroporti)".

 

 

Vladimir Putin, presidente russo, tutto questo lo sa bene. A chi definisce lo zar "un pazzo", Allen replica: "È un errore giudicarlo tale. Putin capisce l'Occidente probabilmente meglio di quanto noi capiamo lui. Solo lui sa che cosa funziona come deterrente". Gli obiettivi sarebbero chiari: "Primo, è chiaro che il suo intento è di aumentare la sua influenza rispetto al suo '"estero vicino": non vuole che l'Ucraina diventi un'altra postazione Usa o occidentale al confine russo che potrebbe, secondo lui, destabilizzare nel tempo la sua capacità di governo in Russia. Secondo, vuole avere voce nell'architettura di sicurezza dell'Europa ma dal 2014 quando la Russia ha separato la Crimea dall'Ucraina si è chiusa la possibilità di dialogo su questo".

 

 

Ma non è tutto. Secondo il militare un altro scopo russo è quello di separare gli Usa dall'Europa e della Nato. Un obiettivo perseguito dalla Cina sua alleata. Per questo "bisogna aspettarsi che un'invasione russa dell'Ucraina dovrebbe prima essere approvata dal partner senior: la Cina. Quindi bisogna chiedersi: anche la Cina dovrebbe essere ritenuta responsabile? Ma non dirò mai che questa è una nuova Guerra fredda. È facile usare vecchi nomi ma la Guerra fredda era dominata dal potenziale di uno scontro termo-nucleare. Questa è una nuova era di contese. Qualunque cosa accada avremo bisogno di relazionarci alla Cina e alla Russia, ma ciò non vuol dire che le democrazie liberali possano andare avanti come se niente fosse dopo un'aggressione all'Ucraina".

 

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