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Ucraina, intelligence Usa: "Al massimo 48 ore all'attacco". Valdimir Putin muove i tank, si temono 5 milioni di profughi

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Una giornata drammatica, fatte di tante, troppe conferme: ora l'invasione dell'Ucraina viene data per imminente. Vladimir Putin pronto all'attacco, davvero, dopo lunghe settimane di smentite. La conferma più roboante, arriva forse proprio dalla stessa Russia, che ha chiesto ai suoi diplomatici di lasciare Kiev. Dunque, in serata, quanto rilanciato da Newsweek, che cita fonti di intelligence: Joe Biden  ha informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che secondo informazioni di intelligence la Russia si sta preparando un'invasione su vasta scala dell'Ucraina entro le prossime 48 ore. Al massimo due giorni all'attacco.

Nel dettaglio, su Newsweek si legge: "Il presidente dell'Ucraina è stato avvertito che la Russia molto probabilmente inizierà un'invasione entro 48 ore sulla base delle informazioni dell'intelligence statunitense".

 

E ancora, gli Stati Uniti mettono in chiaro come un'invasione russa dell'Ucraina potrebbe creare fino a 5 milioni di sfollati, dunque di profughi. Queste le stime dell'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. "Se la Russia continua su questa strada potrebbe, secondo le nostre stime, creare una nuova crisi dei rifugiati, una delle più grandi che il mondo deve affrontare oggi", ha avvertito la diplomatica.

Quasi in contemporanea con le informazioni date da Newsweek, ecco altre conferme dalla Cnn, che ha fatto sapere che le truppe russe si sono spostate  nella regione orientale dell'Ucraina, dice il Primo Ministro della Lettonia: "Putin sta spostando ulteriori forze e carri armati nei territori occupati del Donbass - ha dichiarato Arturs Krišjānis Kariņš -. Si tratta di un attraversamento di un territorio sovrano".

 

In giornata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva ribadito la volontà dell'Ucraina di entrare nella Ue e nella Nato. Parole che a Putin suonano come una provocazione: non a caso, poco dopo, la situazione ha preso una piega disastrosa (le condizioni dello zar, infatti, sono Ucraina fuori dalla Nato e fuori dalla Ue, con garanzie da parte delle due istituzioni circa il fatto che nessun adesione sarà possibile). E l'offensiva, intanto, da parte della Russia sarebbe già partita, almeno quella informatica: Kiev ha infatti denunciato l'hackeraggio di diversi siti istituzionali e di quelli legati all'intelligence.

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