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Ucraina, l'oligarca russo Deripaska: "Arrivato il momento". I fedelissimi pronti a rovesciare Putin?

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Putin inizia a perdere pezzi, i più preziosi. Contro di lui, infatti, sta montando una vera e propria rivolta da parte degli oligarchi russi. "E' arrivato il momento di porre fine al 'capitalismo di stato' in Russia", ha detto il magnate Oleg Deripaska, che è sempre stato molto vicino al presidente. A lui si aggiunge Mikhail Fridman, finanziere russo-ucraino di origini ebraiche, che ha scritto una lettera ai dirigenti della sua società di investimenti finanziari LetterOne: "Sono nato in Ucraina e ci ho vissuto fino all’età di diciassette anni. I miei genitori abitano ancora a Leopoli, la mia città preferita. Ma ho trascorso la maggior parte della mia vita come cittadino russo, costruendo e facendo crescere le mie aziende. Amo questi due popoli, e ritengo l’attuale conflitto una tragedia per entrambi"

 

 

 

Un passo importante quello fatto dall'oligarca, che evidentemente giudica in maniera grave la situazione. "Non faccio dichiarazioni politiche - scrive ancora nella lettera rivelata dal Financial Times, come riporta il Corriere della Sera -. Ma sono convinto che la guerra non potrà mai essere la risposta. Questa crisi costerà vite e danneggerà due nazioni che sono affratellate da centinaia di anni. Posso solo unirmi a coloro che desiderano la fine di questo bagno di sangue".

 

 

 

Un’altra dissociazione poi è arrivata da Oleg Deripaska, oligarca di vecchia data e, stando ad alcune voci, amico personale di Putin. Sul suo account Telegram avrebbe scritto: "La pace è molto importante! Gli accordi vanno avviati al più presto!". Sarebbe così vicino allo zar che nel 2018 sarebbe finito addirittura nella cosiddetta lista del Cremlino punita con le sanzioni degli Usa. Questa guerra comunque non conviene affatto agli oligarchi. Basti pensare che, stando alle stime di Forbes, l’invasione dell’Ucraina è costata finora ben 128 miliardi di dollari agli uomini di affari russi più in vista.

 

 

 

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