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Sergej Shoigu, "forze aeree ucraine distrutte"? La frase che può costargli la vita: subito dopo, questo video

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“Le forze armate ucraine hanno subito danni considerevoli, la superiorità aerea è stata raggiunta. L’aviazione e la rete di difesa aerea sono praticamente distrutte”, aveva dichiarato in pompa magna Sergej Shoigu alla prima riapparizione in pubblico. Il ministro della Difesa era improvvisamente scomparso: erano circolate voci di epurazione o di malattia, poi il ritorno sulla scena per fare il punto sulla cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina.

 

 

Alla luce di quanto accaduto a Belgorod - dove due elicotteri ucraini avrebbero volato a bassa quota per compiere un blitz contro il deposito petrolifero che i carri armati e le colonne blindate russe utilizzano per fare rifornimento prima di entrare a Kharkiv - non si direbbe che le forze aeree ucraine siano state distrutte. Insomma, la smentita al ministro Shoigu sarebbe arrivata direttamente sul campo, anche se il condizionale è d’obbligo: come sempre è difficile appurare la verità, che è la prima sconfitta in una guerra.

 

 

Sono tante le ipotesi che circolano riguardo a quanto accaduto a Belgorod: gli ucraini hanno prima fatto spallucce, facendo pensare che il blitz potesse essere davvero a opera loro, dopodiché hanno smentito. I russi invece si sono affrettati a denunciare e documentare l’accaduto: una stranezza, considerando che la propaganda avrebbe dovuto tendere a nascondere tutto, trattandosi di un punto strategico importante. Dall’Ucraina fanno sapere di non essere intenzionati a gettare altra benzina sul fuoco e di voler raggiungere un cessate il fuoco, ma al Pentagono gira voce che il blitz ucraino c’è stato davvero ed è stato un successo

 

 

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