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Usa, "pensano che io sia una spia": madre russa strangola e uccide il figlio di 8 anni

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Una donna russa di 41 anni ha ucciso il figlio di 8 in Wisconsin, negli Usa: stando ad alcune indiscrezioni, pare che fosse in paranoia per la guerra in Ucraina. Lo stress derivato dal sentire le notizie sul conflitto l'avrebbe spinta a strangolare a morte il suo bambino e a tentare di uccidere il fratello di 11 anni. In un secondo momento, come raccontato dal marito, la 41enne avrebbe impugnato il coltello e minacciato di uccidere tutta la famiglia.  

 

 

 

L'episodio risale allo scorso 30 marzo ed è avvenuto nell’appartamento di una famiglia all'apparenza tranquilla a Sheboygan Falls. Stando all'Independent, il primo a intervenire è stato il padre del bambino, svegliato dal figlio più grande che urlava disperato perché il fratellino sembrava morto. L'uomo, dopo aver chiamato i soccorsi, avrebbe anche tentato di rianimarlo da solo, ma per il piccolo non c'è stato nulla da fare. Alla polizia, il marito ha spiegato che la donna ha subito confessato.

 

 

 

Lui, comunque, già da un po' di tempo era preoccupato per la salute mentale della moglie, in ansia per la madre che vive in Russia. Pare, inoltre, che negli ultimi tempi la 41enne gli avesse chiesto di lavorare da casa e di comprare tutto il necessario per "sopravvivere", come un fornello da campeggio, carburante, coltelli e pistole. Interrogata dalla polizia, la donna avrebbe detto di essere preoccupata per i suoi bambini, che potevano essere rapiti dalle persone del "dark web". Secondo lei, inoltre, la gente pensava che lei fosse una spia russa e per questo gli assistenti sociali avrebbero potuto portarle via i figli. Pensieri folli e paranoici che alla fine hanno portato al folle gesto. 

 

 

 

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