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Cina, missili nel cuore dell'Europa: schieramenti in formazione, la guerra mondiale ora è più vicina

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Mirko Molteni
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Perla Serbia è basilare l'asse con la Russia, dato che, sul suo fronte Sud, l'ostile Kosovo chiede l'adesione alla Nato, mentre riemergono tensioni etniche in Bosnia-Erzegovina. Ma i serbi guardano anche alla Cina, che offre loro le sue tecnologie militari perfino in concorrenza con Mosca.

Ultima testimonianza del sostegno cinese alla Serbia è stata la consegna di grossi missili anti-aerei a lungo raggio HQ-22, il cui contratto era stato firmato già nell'agosto 2020, sorprendendo gli esperti, che si aspettavano dai serbi l'acquisto di missili russi S-300. Invece Belgrado ha scelto i missili cinesi e la consegna effettiva, avvenuta sabato 9 aprile, è stata confermata ieri dal portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian: «È una cooperazione bilaterale che non ha nulla a che fare con la situazione attuale in Ucraina. Sono regolari forniture militari, programmate da tempo e non rivolte contro terzi».

 

Gli HQ-22 sono i primi missili antiaerei cinesi forniti a una nazione europea e sono stati portati in Serbia dagli stessi cinesi utilizzando sei enormi aeroplani da trasporto Xian Y-20, orgoglio dell'aviazione di Pechino poiché ognuno di essi, con apertura alare di 50 metri e 4 motori a reazione Soloviev d'origine russa, può trasportare 66 tonnellate di carico per una distanza di 7800 km. Gli aerei cinesi hanno sorvolato perfino due Paesi della Nato, cioè Turchia e Bulgaria, per arrivare a Belgrado.

 

Portare i missili al lontano cliente europeo usando i propri più grossi aerei da trasporto è per i cinesi una dimostrazione di forza, dato che ogni Y-20 può portare un intero battaglione di soldati, oppure due carri armati leggeri in alternativa a un carro armato pesante. Ergo, se il numero di Y-20 costruiti salisse dagli attuali 24 esemplari ad alcune centinaia, i cinesi potrebbero trasportare per via aerea un intero esercito fin nel cuore d'Europa. Quanto ai missili scaricati a Belgrado, gli HQ-22 miglioreranno le difese aeree serbe.

Sono missili lunghi 7 metri, lanciabili da un autocarro Hanyang a 8 ruote. Ogni camion ha una rampa di lancio con 4 missili, il cui puntamento avviene con un radar portato da un altro autocarro. Una batteria completa è composta da tre camion che portano in totale 12 missili, più il camion con il radar. L'HQ-22 può abbattere aerei o missili nemici da bassissima quota, appena 50 metri dal suolo, fino alla stratosfera, oltre 27.000 metri, e per un raggio di 170 km. Non sono le prime armi cinesi ricevute dai serbi. Nel giugno 2020 a Belgrado sono arrivati 6 droni cinesi CH-92, su una fornitura che potrebbe arrivare a 25 unità. Il drone CH-92 può pattugliare una vasta area per 8 ore, con voli-spia, ma anche missioni d'attacco, potendo portare due missili.

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