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Moskva "affondato da un missile Neptune: i russi si sono fatti fuori da soli": disastro a Odessa, retroscena inquietante

Carlo Nicolato
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L'incrociatore russo Moskva, 12mila tonnellate di stazza, è stato colpito e affondato da due missili Neptune di fabbricazione ucraina. In realtà il disegno dei Neptune si basa sul missile antinave Kh-35, un vettore progettato in epoca sovietica e venduto anche all'estero con varie migliorie fino al 2003. La fabbrica ucraina Luch Design Bureau lo ha copiato e migliorato, specie sotto il profilo elettronico grazie anche agli input dei collaboratori statunitensi. Il Moskva, simbolo della potenza navale russa, è stato in sostanza affondato grazie ad armi originariamente studiate e prodotte in Russia e non è l'unico caso di questa guerra folle in cui appunto gli ucraini stanno facendo largo uso di armi prodotte in epoca sovietica, rimodernate e rese più usabili e in qualche caso più precise delle stesse armi russe che nel tempo le hanno sostituite. Si può dire dunque che i russi sono in larga parte vittime del loro passato e delle armi che hanno prodotto per armare i loro ex alleati.

 

 

 



L'AIUTO DEGLI USA - Un paio di giorni fa il presidente americano Joe Biden ha annunciato l'invio a Kiev di altre armi e mezzi per 800 milioni di dollari. Tra questi ci sono gli elicotteri Mi-17, anche questi russi di epoca sovietica, perlopiù utilizzati per trasporto (37 uomini) ma armati anche di cannoni e razzi. Ma che ci fanno degli elicotteri russi in mano agli americani? Sembra fossero stati acquistati da Washington per essere poi girati all'Afghanistan. L'abbandono del Paese e l'arrivo dei talebani hanno fatto saltare i piani originarie tali elicotteri sono rimasti fermi negli hangar. Alcuni di questi si troverebbero già in Ucraina dove erano stati trasportati per essere sottoposti a manutenzione e riparazioni.
A breve dunque i russi dovranno vedersela con i loro stessi elicotteri costruiti dalla Kazan, premiata fabbrica di velivoli con sede nel Tatarstan, sul Volga. Ne conoscono dunque pregi e difetti, ma non è detto che gli americani e gli ucraini stessi non abbiano apportato decisive modifiche specie alle parti offensive. I soldati di Mosca dovranno vedersela anche coni carri armati BMP-1, ovvero coi Pbv 501 che del primo sono l'evoluzione. Panzer costruiti nella Germania Est sulla base dei vecchi BMP-1 sovietici distribuiti a tutto il Patto di Varsavia. Anche se qualcuno li ha definiti ormai inadatti a una guerra moderna la Germania ne offrirà 58 coinvolgendo la Repubblica Ceca, che dovrà acquistarli dalla Svezia che ne è l'attuale proprietaria. Attraverso la Repubblica Ceca, Berlino all'Ucraina ha già fornito missili terra-aria 9K32 Strela-2, svuotando così i suoi magazzini di ferri vecchi sovietici. Alcuni sono già stati utilizzati con successo in vari scontri a fuoco contro i loro vecchi produttori, altri invece, circa 700 pezzi, sono stati restituiti al mittente in quanto difettosi.

 

 

 



"COMBINED ARMS" - Tra i missili usati dagli ucraini ci sono anche i famosi Tochka-U di fabbricazione russa, ma a detta di Mosca non più utilizzati dalla loro armata dal 2020. In realtà ci sono prove che i russi li stiano usando ancora, facendoli arrivare dalla Bielorussia, in quanto a corto di Iskander. Il Tochka-U, armato di bombe a grappolo, è stato usato per la strage della stazione di Kramatorsk. Ampiamente in uso tra gli ucraini anche i fucili Dragunov, vecchio semiautomatico di origine sovietica, così come i cannoni SPG-9 da 73 mm. Non va poi dimenticato che una delle armi più micidiali utilizzate dagli ucraini sono i famosi droni Bayraktar TB2. Certo sono turchi e la Turchia è nella Nato, ma gli ucraini, addestrati dalla stessa Nato, ne fanno un uso che i russi, che conoscono molto bene quel drone, non si sarebbero mai aspettati. Nell'affondamento dell'incrociatore Moskva sono stati ad esempio utilizzati per distrarre le difese della nave. Una tattica, quella nota come "combined arms", nella quale a detta degli esperti i russi sono totalmente inetti. 

 

 

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