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Missili FK-3 in Serbia: "Grande operazione". Spunta la manovra anti-Nato a pochi chilometri dall'Italia

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Un movimento di armi che non promette bene. Con la guerra in Ucraina, la Cina ha consegnato alla Serbia diversi missili anti aerei FK-3. L'arrivo è datato fine aprile, quando un aereo Y-20 della Forza aerea cinese ha portato a destinazione i razzi. Al momento la Serbia è l'unico membro Ue a possederli. Ma non è tutto, perché la missione è stata descritta come la più grande operazione all'estero. Un dettaglio non da poco, visto che la preoccupazione della Nato cresce sempre più. 

 

 

Non a caso la Serbia sabato 7 maggio ha voluto mettere in mostra i "regali", ossia l'FK-3, la versione per l'esportazione del sistema missilistico di difesa aerea cinese HQ-22. I serbi lo hanno fatto proprio durante le esercitazioni militari presso la base aerea di Batajnica vicino a Belgrado. A voler tranquillizzare, sempre che ci sia riuscito, è stato il presidente serbo Aleksandar Vucic. A suoi dire i missili cinesi, così come altre consegne recenti di hardware militare, non sono intesi come una minaccia per nessuno. Questi sarebbero solo un "potente deterrente" contro eventuali attaccanti. 

 

 

Ciò che però insospettisce sono gli strani movimenti nei cieli europei. La notte del 9 aprile il sito web Italmilradar, nato nel 2016 per tracciare i voli militari sull'Italia e sul Mar Mediterraneo, ha infatti registrato un traffico insolito. Primo tra tutti non è passato inosservato l'atterraggio in Serbia di 6 Xi'an Y-20A dell'aeronautica militare di liberazione popolare. Un arrivo che si aggiunge a quelli degli ultimi anni, quando le forniture militari cinesi in Serbia sono aumentate di numero. Nel giugno 2020, l'aviazione serba ha ricevuto ben sei droni da combattimento armati di missili a guida laser, il primo dispiegamento di questo tipo di veicoli aerei cinesi senza pilota in Europa.

 

 

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