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Bucha, i reportage francesi fanno infuriare Zelensky: che cosa mostrano davvero

Bucha

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha affatto gradito i reportage di alcuni media francesi, l'agenzia di stampa France Presse e le tv LCI e France 2, realizzati durante una visita con le truppe russe nelle zone occupate del Sud del Paese, tra cui le città di Mariupol e Kherson. "Se accetti di muoverti con l'esercito russo, accetti di mostrare al mondo solo quello che loro vogliono far vedere", è stata la reazione della portavoce dell'ambasciata d'Ucraina a Parigi, Alexandra Prysiazhniuk.

Secondo quanto riporta il Fatto quotidiano, si tratta di un vero e proprio caso diplomatico. "Abbiamo documentato quanto accaduto a Bucha e a Kramatorsk", ha spiegato Karim Talbi, capo redattore della redazione Europa dell'agenzia di stampa francese. Ma ora "le autorità ucraine hanno fatto sapere che avrebbero monitorato i media che partecipano a questi reportage e che potrebbero essere banditi dall'Ucraina".

 

 

"Seguendo l'itinerario preparato dai russi, non vedrete mai i forni crematori mobili, le fosse comuni, né avrete le testimonianze delle vittime di stupri e torture. Il nome e la reputazione dei vostri media saranno strumentalizzati cinicamente per legittimare l'aggressione", ha osservato Alexandra Prysiazhniuk. Ma i giornalisti francesi difendono la loro professionalità e neutralità anche perché nessuno di loro ha nascosto ai lettori che stavano partecipando a un "viaggio stampa" organizzato dal ministero russo della Difesa.

 

 

Tant'è. Forse anche per questo la nuova ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, sarà oggi 30 maggio in Ucraina per incontrare Dmytro Kuleba e Zelensky. Colonna si recherà proprio a Bucha dove incontrerà il sindaco e il governatore della regione della capitale ucraina. "Attraverso questo viaggio, il ministro desidera dimostrare la solidarietà della Francia al popolo ucraino e la sua piena determinazione a rafforzare il suo sostegno all'Ucraina davanti all'aggressione russa a livello umanitario, finanziario e nella fornitura di attrezzature per la difesa".

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