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Joe Biden, "in vacanza durante la guerra": una figuraccia mondiale

Carlo Nicolato
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Dall'inizio del suo mandato Joe Biden ha trascorso più di un terzo del suo prezioso tempo in vacanza: su un totale di oltre 500 giorni di presidenza sono stati certificati, la scorsa settimana, 188 giorni lontano dalla Casa Bianca, spesi tra le sue due residenze nel Delaware, al Presidential Retreat di Camp David o sull'isola di Nantucket nel Massachusetts, ai quali si devono aggiungere l'ultimo weekend passato nella sua casa sulla spiaggia a Rehoboth. Di questo passo Biden nei quattro anni del suo primo mandato trascorrerà circa 550 giorni lontano dalla Casa Bianca, addirittura 1.106 se per caso venisse eletto una seconda volta. Un record assoluto considerato che il suo discusso predecessore nei suoi quattro anni presidenziali ha trascorso in totale 381 giorni nelle sue numerose proprietà sparse per il Paese.

 

 

All'epoca Trump veniva accusato di aver preso troppo alla leggera il suo mandato, lo si scherniva perché prima di essere eletto aveva detto «I don't take vacations» («Io non prendo vacanze») ma poi all'atto pratico ne prendeva ben più del suo predecessore che in totale in due mandati aveva totalizzato "solo" 328 giorni di ferie. Le foto di Trump mentre giocava a golf nella sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida mentre infuriava il Covid fecero ben presto dimenticare quelle di Obama mentre faceva lo stesso alle Hawaii durante le mille guerre che ha fatto. «Sto lavorando sodo», rispose stizzito Trump che sottolineava la più ovvia delle ovvietà, e cioè che un presidente non smette mai di lavorare, anche quando è lontano dalla Casa Bianca, anche quando ha in mano una mazza da golf. Ciò vale anche per Biden delle cui partite sul green mentre Putin invade l'Ucraina pochi al contrario si curano, trovando peraltro che a un uomo della sua età si addicono.

SULLE SPALLE DEI CONTRIBUENTI
Il problema però è un altro, o meglio altri due. Le vacanze smart working di un presidente degli Stati Uniti hanno un costo esorbitante e sono tutte a spese dei contribuenti. In Gran Bretagna molti inglesi si lamentano del Sovereign Grant dovuto annualmente alla casa reale attualmente di circa 43 milioni di sterline (50 milioni di euro), negli Usa il "morigerato Obama" spese solo per le sue vacanze oltre 105,6 milioni di dollari, il prodigo Trump 154,8. Ogni volta che un presidente si sposta è un danno all'erario. «C'è un livello significativo di spesa dei contribuenti ogni volta che il presidente lascia i terreni della Casa Bianca, sia che si tratti solo di una sosta locale a Washington o di una notte in Delaware», ha affermato Jonathan Wackrow, ex agente dei servizi segreti statunitensi. Oltre al passaggio sull'Air Force One bisogna considerare l'alloggio per i servizi segreti, quello per gli altri agenti, gli ufficiali e i professionisti tecnici.

 

 

Ogni volta un nutrito gruppo di militari specializzati vengono richiamati per installare speciali infrastrutture di comunicazione. Ogni volta vengono mobilitate le forze dell'ordine locali e altri enti di pubblica sicurezza, inclusi i vigili del fuoco e i servizi medici di emergenza. «C'è un'enorme bolla che si muove con il presidente», sostiene Wackrow, «il motivo per cui è così grande è perché non puoi avere alcuna interruzione nella sua capacità di rispondere a un momento di crisi». E di crisi Joe Biden, tra Covid, fuga dall'Afghanistan, inflazione, drastico calo dei sondaggi e guerra in Ucraina, ne ha dovute affrontare parecchie. Si calcola che tutte le volte che sleepy Joe si muove per andare nel Delaware se ne va in fumo una cifra compresa tra i 3 e i 4 milioni di dollari. Un po' meno quando va a Camp David, visto che molte strutture di sicurezza sono già presenti sul posto. Non ci sono ancora dati ufficiali, ma l'ammontare già speso da Biden in neanche due anni per le sue vacanze non è poi lontano da quello spesa da Obama in otto anni.

 

 

LA PRIGIONE DORATA
L'altro problema è che la Casa Bianca, nel senso di struttura dove vivere, ormai non la sopporta nessun presidente ed è per questo che tutti appena possono scappano. Trump la detestava, Michelle Obama la definiva «una prigione davvero bella», Truman «la grande prigione bianca», Bush figlio l'ha evitata per 1.020 volte in 8 anni (record attuale). Per Biden è claustrofobica e lui come tutti gli altri prima di lui non sopporta di avere costantemente in mezzo ai piedi dipendenti, collaboratori e agenti della sicurezza. Senza contare le settimanali e rumorose manifestazioni a Lafayette Park dall'altra parte della strada (quelle che durante la guerra in Vietnam non facevano dormire Luci e Lynda Bird Johnson) e l'esercito di giornalisti che lavora lì a due passi. 

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