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Pentagono, "no ai Gray Eagle": per Zelensky si avvicina la fine?

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Per Volodymyr Zelensky si mette male. Il presidente ucraino ha sempre legato la resistenza e la vittoria del suo Paesi contro la Russia alle armi che l'Occidente può fornirgli. Ma ora il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di bloccare la consegna alle forze armate di Kiev di quattro droni armati, particolarmente sofisticati, per paura che possano finire nelle mani dell'armata russa. Il rischio, infatti, è quello di consegnare informazioni sensibili alle forze militari guidate da Vladimir Putin. La decisione della Casa Bianca, in particolare, riguarda quattro droni Mq-1C Gray Eagle che possono essere armati con missili Hellfire. I sofisticati radar e la strumentazione di sorveglianza sono considerati troppo preziosi dal Pentagono in chiave militare.

 

 

Secondo l'agenzia Reuters, che riporta alcuni retroscena della decisione, la sospensione quantomeno momentanea della fornitura, già approvata dalla Casa Bianca, è stata sollevata dagli esperti del Pentagono specializzati, appunto, nell'evitare che la tecnologia sofisticata nazionale possa finire in mani nemiche.

La cessione all'Ucraina dei quattro droni destinati a essere impiegati contro i russi sui campi di battaglia è stata bloccata soprattutto perché i radar e gli apparati di sorveglianza di cui sono dotati questi mezzi militari possono creare un problema di sicurezza agli Stati Uniti qualora venissero intercettati. Al momento una decisione definitiva non è stata ancora presa: la Casa Bianca sta valutando se ci possono essere delle soluzioni alternative, per esempio quella di posizionare sui droni destinati all'Ucraina materiale meno sofisticato. Ogni MQ-1C Gray Eagle costa circa 10 milioni di dollari. 

 

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