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Servizi segreti: "Pronti attentati in Bielorussia". Il piano di Putin per far entrare Lukashenko in guerra

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Potrebbe essere "l'incidente" perfetto per allargare il conflitto in Ucraina. Colpire la Bielorussia per far entrare anche Aleksandr Lukashenko in guerra. Secondo l'intelligence ucraina, infatti, il Cremlino ha pianificato una serie di atti terroristici nella città bielorussa di Mosyr, dove progetta attacchi a case, scuole, ospedali e alla raffineria petrolifera con l'obiettivo di fornire a Minsk un motivo formale per entrare in guerra. In sostanza Vladimir Putin starebbe usando lo stesso metodo già utilizzato per giustificare la guerra in Cecenia.

 

È quanto denuncia la Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, come riporta il Kyiv Independent e il canale telegram dei servizi segreti ucraini. "A questo scopo - si legge - nella città di Mosyr sono arrivati dei gruppi di sabotatori travestiti da civili e che includono personale della Central Intelligence Agency della Federazione russa e mercenari di compagnie militari private controllate". E ancora: "Secondo le menti di questa 'operazione speciale' del Cremlino, questo creerà un cosiddetto 'casus belli' per Lukashenko. Cioè, un pretesto formale per entrare in guerra".

 

Intanto il leader bielorusso ha annunciato che domani 25 giugno discuterà con il presidente russo di "questioni serie". Lo riferisce l'agenzia di stampa bielorussa Belta. In precedenza, il servizio stampa del Cremlino aveva dichiarato che Putin avrebbe incontrato Lukashenko a San Pietroburgo il 25 giugno.

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