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Putin, "da dove ti parlo": la frase con cui sbeffeggiò Macron prima della guerra

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La guerra in Ucraina, o meglio, quello che è accaduto prima, si infittisce di dettagli. L'ultima novità è una telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. Dalle trascrizioni delle trattative che si sono tenute a febbraio tra il presidente russo e l'omologo francese emerge che i contatti erano più assidui che mai. Fino al culmine, quando il 24 febbraio la Russia invase l'Ucraina. Tra le varie proposte di Macron affinché lo zar cambiasse idea, quella di incontrare il presidente americano, Joe Biden. La risposta? Una presa in giro: "Per essere sincero, volevo andare a giocare a hockey; ti parlo dalla palestra, devo cominciare degli esercizi, ma prima chiamerò i miei consiglieri". Insomma, in poche parole Putin mostrava tutto il suo menefreghismo.

 

 

Lo stralcio della conversazione, avvenuta il 20 febbraio, così come tanti altri dettagli, verrà trasmesso sulla rete televisiva pubblica France 2 trasmetterà in esclusiva il prossimo giovedì. Ma non è tutto, perché al telefono i due si sono scontrati sugli accordi di Minsk. "Tu e il cancelliere Scholz mi avete detto che Zelensky era pronto a fare una mossa, che aveva preparato un disegno di legge per attuare gli accordi di Minsk. Tu e il cancelliere Scholz mi avete detto che Zelensky era pronto a fare una mossa, che aveva preparato un disegno di legge per attuare gli accordi di Minsk", tuonava lo zar mentre Macron ha sempre negato.

 

 

Poi la discussione sui separatisti filo-russi: "Non so quale giurista saprà dirti che in un Paese sovrano i testi delle leggi sono proposti dai gruppi separatisti e non dalle autorità democraticamente elette", aveva attaccato il presidente francese mentre Putin rimaneva fermo sulle sue posizioni. Una conversazione, quella tra i due, che purtroppo non ha portato a nulla: quattro giorni dopo il Cremlino ha ordinato una vera e propria mattanza. 

 

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