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Xi Jinping, le mani della Cina sulla Luna. Allarme Nasa: conseguenze drammatiche

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La Cina vuole mettere le mani sulla Luna. Parola di Bill Nelson, capo dell'Agenzia spaziale Usa, la Nasa. E questo sta inquietando non poco le autorità americane, perché il controllo del satellite terrestre potrebbe avere ripercussioni clamorose sul piano delle telecomunicazioni, con risvolti strategici e militari inimmaginabili. Negli ultimi dieci anni, fanno notare dalla Nasa, la Cina ha incrementato notevolmente il suo programma spaziale, concentrandosi sul satellite e già nel 2013 Pechino aveva spedito una navetta senza equipaggio. Entro la fine del decennio, il regime comunista conta di far sbarcare finalmente i suoi astronauti sul suolo lunare. "Siamo molto preoccupati per il fatto che la Cina voglia atterrare sulla Luna", sono le parole usate da Nelson, che a Pechino hanno scatenato un putiferio.

 

 


"Non è la prima volta che il capo della National Aeronautics and Space Administration statunitense ignora i fatti e parla in modo irresponsabile della Cina - ha risposto Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri cinese -. La Cina ha sempre promosso la costruzione di un futuro condiviso per l'umanità nello spazio e si è opposta a qualsiasi corsa agli armamenti spaziali".

 

 

 

La polemica è esplosa parallelamente a quella tra ucraini e russi. Kiev ha chiesto di escludere Mosca dalle missioni spaziali internazionali, dopo che sono state diffuse foto dei tre cosmonauti russi a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) con le bandiere delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. "I cosmonauti russi hanno mostrato sull'Iss una bandiera sotto la quale truppe russe uccidono donne e bambini in Donbass e riducono intere città ucraine in cenere. La Russia esporta la sua barbarie anche nello spazio, una zona di pace. Deve essere esclusa da tutti i programmi spaziali internazionali", ha twittato oggi Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino. Nikolenko ha allegato una delle due foto diffuse ieri su Telegram dal canale ufficiale di Roscomos, l'agenzia spaziale russa. Vi si vedono i tre cosmonauti che esibiscono le bandiere separatiste, con in allegato il messaggio: "Giorno della liberazione della Repubblica di Luhansk. Celebriamo sia sulla Terra che nello spazio". In realtà, scrive il britannico Guardian, molti si sono interrogati sull'autenticità delle foto, chiedendosi se i cosmonauti abbiano veramente esposto le bandiere separatiste a bordo dell'Iss o se si tratti di un fotomontaggio. 

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