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Russia, "la morte arriva da lì": la mossa killer dei sottomarini

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Proseguono gli attacchi russi all'Ucraina. In queste ore non si fanno che intensificare le offensive missilistiche lanciate dai missili da crociera Kalibr. Questi definiti da Andrea Margelletti, "uno dei sistemi d'arma più efficaci e di maggior pregio a disposizione dell'arsenale militare di Mosca". Come ricorda l'ex consigliere per le Politiche di Sicurezza e di Contrasto al Terrorismo sulle colonne de La Stampa "sarebbero stati lanciati diversi missili da crociera Kalibr da unità navali e da sottomarini russi nel Mar Nero, diretti contro obiettivi situati presso la città di Vinnytsia, nella parte centrale dell'Ucraina, causando oltre 20 vittime civili".

 

 

Stando a quanto fatto trapelare dalle forze armate ucraine, le forze russe avrebbero al momento almeno tre unità navali di superficie e due sottomarini a propulsione convenzionale operativi nel Mar Nero con i Kalibr a bordo. Numeri che portano il totale a circa 32 vettori trasportati da tali unità. Diverso discorso - prosegue l'esperto - per quanto concerne la situazione sul terreno, dove le truppe russe hanno lanciato una serie di piccole offensive su scala limitata.

 

 

"Tali attacchi - è la sua analisi - sarebbero stati però condotti con poche unità, e le forze ucraine li avrebbero respinti senza difficoltà". Stesso discorso a Nord. Qui le forze di Mosca hanno tentato diversi assalti nel corso delle ultime ore, concentrandosi in particolare su alcuni centri urbani situati a nord di Kharkiv. Tutti però respinti. Da qui la conclusione: "Si segnala una fase di 'pausa' operativa, in cui entrambi gli schieramenti conducono azioni su scala limitata, mentre cercano di rigenerare le forze combattenti e di ripristinare gli stock di armi e munizioni in vista di nuovi e intensi combattimenti". 

 

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