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Scienziata licenziata per discriminazione sessuale

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L'ex direttrice della Royal Institution farà causa all'ente

Eleonora Crisafulli
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Una delle scienziate più importanti del Regno Unito è stata licenziata perché è una donna. Ad esserne convinta in realtà è soltanto la diretta interessata, la baronessa Susan Greenfield, ex direttrice della Royal Institution. La donna è intenzionata a contestare la legittimità della decisione e fare causa all'ente di ricerca per discriminazione sessuale: «Sono l'unica donna ad aver ricoperto l'incarico di direttore nei 211 anni di storia della Royal Institution e non riesco proprio a capire come il mio licenziamento possa essere stato deciso nell'interesse dell'organizzazione o dei suoi membri». La Royal Institution, dall'altra parte, sostiene di aver rimosso dall'incarico la Greenfield per motivi economici, dopo l'allarme dei revisori contabili per un buco di bilancio di 3 milioni di sterline, su cui avrebbe avuto un impatto consistente il progetto da 22 milioni di sterline voluto dalla neurologa. In effetti l'ente non poteva più permettersi un direttore a tempio pieno e così la carica è stata definitivamente soppressa e la guida dell'ente è passata in mano al presidente esecutivo, Chris Rofe.

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