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Crimea, bombe sulla base russa: perché può cambiare la guerra

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L'Ucraina è pronta alla controffensiva? Diverse esplosioni avrebbero colpito oggi la base aerea russa di Novofedorvka, in Crimea, a circa 400 km di distanza dalla prima linea del fronte ucraino. Il bilancio per ora è di un morto e quattro feriti, stando a quanto riferito dal governatore locale Serghei Aksyonov, citato dalle agenzie russe. Non si tratta certo di una buona notizia per Putin. Se Kiev è in grado di colpire fino a lunghe distanze, allora Mosca potrebbe non essere così al sicuro.

 

 

 

Il ministero della Difesa russa ha spiegato che l’incidente è stato causato dall’esplosione di munizioni nell’aerodromo. In totale dovrebbero essere state dieci le esplosioni. Secondo i canali social ucraini, come riporta il Corriere della Sera, sarebbero stati utilizzati missili a lungo raggio per colpire. Si tratta del più forte attacco alla penisola della Crimea, annessa dal Cremlino nel 2014, che presto potrebbe rendere ancora più complicata la situazione in Ucraina.

 

 

 

Gli ucraini adesso potrebbero aspettarsi di tutto, anche perché i funzionari a Mosca da tempo dicono che qualsiasi attacco alla Crimea porterebbe inevitabilmente a una massiccia rappresaglia. "Le esplosioni di oggi a Novofedorivka ricordano ancora una volta di chi sia la Crimea. Perché questa è Ucraina", ha detto la vicepremier Irina Vereshchuk. "Quello che stanno facendo gli ucraini è estremamente importante. Dimostrando che possono colpire la Crimea, porteranno i russi a dover estendere le loro capacità di difesa. I russi dovranno proteggere un'enorme area dietro le linee del fronte", ha commentato Phillips O'Brien, professore di studi strategici all'università di St Andrews in Scozia.

 

 

 

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