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Russia, "può succedere di tutto", l'esperto rivela: perché Putin è in trappola

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"Dopo sei mesi di combattimenti e di perdite c’è molta stanchezza. Sono in tanti a non capire il perché dell’aggressione a un popolo fratello": Cliff Kupchan, profondo conoscitore della Russia e presidente di Eurasia Group, il centro studi sui rischi internazionali, ha parlato così della guerra ancora in corso in Ucraina. Sentito dal Corriere della Sera, l'esperto ha commentato anche gli ultimi successi ucraini e ha spiegato perché per ora a Putin non convenga parlare di guerra: "La trasformazione della cosiddetta “operazione militare speciale” in una vera e propria guerra avrebbe per la Russia conseguenze politiche ed economiche pesantissime".

 

 

 

Secondo Kupchan, insomma, lo zar non potrebbe permettersi una mossa di questo tipo adesso: "A parte le conseguenze su un’economia già alle corde, pensi a cosa significherebbe questo per Putin politicamente: dovrebbe mandare a combattere centinaia di migliaia di ragazzi totalmente impreparati, tutta la gioventù russa e i riservisti al fronte". E ancora: "Se cominciasse a parlare di una guerra vera, Putin avrebbe difficoltà a spiegarne le cause".

 

 

 

Molto dipenderà anche dalle prossime mosse degli ucraini: "Se Zelensky si limiterà a riconquistare il sud, le zone di Kherson e Kharkiv, per Putin la situazione sarà difficile ma ancora gestibile. Se gli ucraini penetreranno in profondità nel Donbass, che per Putin rappresenta un interesse vitale, potrà succedere di tutto", ha spiegato l'esperto. Che poi ha escluso qualsiasi possibilità di tregua: "Al momento non vedo spazio per un accordo formale, troppi rischi di perdere la faccia per tutti e due i contenenti: questo conflitto potrebbe trascinarsi per anni".

 

 

 

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