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Vladimir Putin "traditore", esplode la rivolta: caos a San Pietroburgo

Andrea Morigi
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Mentre lo Zar guarda in aria, la terra gli sta crollando sotto i piedi. Apparentemente incurante della disfatta militare delle sue truppe, Vladimir Putin ieri presenziava a una cerimonia per l'anniversario della fondazione di Mosca, inaugurando la ruota panoramica più grande d'Europa. Intanto, sembra perdere consenso. In quale misura, lo diranno anche le elezioni amministrative che si sono svolte ieri in 82 regioni della Russia, con oltre 31mila cariche da eleggere, compresi 14 governatori. Era la prima volta che si andava alle urne da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina. E non tira la solita aria di trionfo al Cremlino.

 

C'è perfino chi affronta apertamente il presidente. Il 7 settembre Dmitry Palyuga, deputato russo del comune di Smolninskoye, a San Pietroburgo (dov' è nato Putin), e diversi altri membri del parlamento locale hanno chiesto alla Duma di Stato russa di mettere sotto accusa il numero uno del Cremlino per quelli che hanno definito crimini di tradimento, scrive il Kyiv Independent. Alla base della richiesta c'è il conflitto che ha causato «la morte di migliaia di soldati russi e danneggiato l'economia del Paese». «I giovani cittadini arruolati vengono mutilati e uccisi. L'economia russa sta soffrendo, la NATO si sta espandendo e l'Ucraina sta continuando a ricevere armi a causa delle politiche avventate di Putin. Abbiamo elencato i motivi per cui riteniamo che questo sia alto tradimento», ha detto uno dei consiglieri dell'autorità municipale, Nikita Yuferev, 34 anni.

 

 

I consiglieri nella richiesta fatta alla Duma di Stato hanno scritto: «A seguito delle azioni di Putin, il confine terrestre tra Russia e Nato è raddoppiato. Da quando Putin ha lanciato la sua invasione dell'Ucraina sei mesi fa, le sue forze hanno subito pesanti perdite di uomini e attrezzature. Gli attacchi di precisione condotti dalle forze ucraine utilizzando armi occidentali ad alta tecnologia stanno minando la capacità della Russia di combattere e Mosca sta ricorrendo all'uso di armi obsolete a causa dell'esaurimento dell'equipaggiamento moderno del nostro arsenale» I segnali di rivolta si moltiplicano anche da parte di militari e giornalisti inviati di guerra. Igor Strelkov, l'ex colonnello delle forze armate di Mosca che nel 2014 fu alla testa dei separatisti filorussi durante l'invasione della Crimea nel 2014 auspica apertamente che non si passi da una sconfitta operativa a una strategica. Su Telegram, il corrispondente di guerra Semyon Pegov, ha definito «blasfeme» le celebrazioni per l'anniversario della fondazione di Mosca e «schizofrenico» il rifiuto delle autorità russe di intraprendere una guerra su vasta scala. «O in Russia nasce una nuova élite politica o cesserà di esistere», sentenzia Pegov. La rabbia, ormai, dilaga sui social media. «Ci stanno prendendo in giro», ha scritto Rybar, un importante blogger militare pro-guerra su Telegram, «Ora non è il momento di tacere e non dire nulla, questo danneggia gravemente la causa», denuncia. I sondaggi d'opinione continuano a mostrare ampio sostegno alla guerra in Ucraina anche se si tratta di un'approvazione senza euforia e con molte sfumature, spiegano i sociologi del Levada Center di Mosca.

 

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