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Carlo Jean, il generale smonta la bomba sul voto: "Soldi russi? Troppo pochi"

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"Mi stupisce il fatto che i fondi segnalati siano troppo ridotti perché 300 milioni di dollari dal 2014 ad oggi sono niente": il generale Carlo Jean, sentito dal Giornale, ha commentato così la notizia sui finanziamenti russi arrivata dai servizi segreti americani due sere fa. L'esperto di strategia militare e di geopolitica, poi, ha parlato anche degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina: "Gli ucraini hanno avuto un grande successo. La situazione sul fronte Est e sul fronte Sud sta volgendo a favore degli ucraini, ma vittoria è una parola grossa. Il 20% del territorio è in mano ai russi e quello riconquistato dagli ucraini è il 3-4%".

 

 

 

Secondo Jean, "il successo tattico degli ucraini è merito degli Himars, i lanciarazzi multipli usati non più per colpire la controbatteria, ma contro le forze avanzate russe che sono dovute scappare. È stata una Caporetto". Anche la Russa, però, avrebbe commesso degli errori: "L'errore strategico è stato invadere un Paese di 600mila km e 44 milioni di abitanti con 200mila uomini e una scarsissima fanteria, pensando che gli ucraini non avrebbero combattuto".

 

 

 

Molto importanti, comunque, sarebbero stati anche gli aiuti da parte dell'Occidente: "Sono stati determinanti. Ora, l'Occidente ha un dilemma: intensificare questi aiuti, col rischio che Putin ricorra alle armi nucleari, oppure avanzare con una guerra di logoramento, consapevole che il capo del Cremlino non può ordinare la mobilitazione generale". A Putin, infatti, non converrebbe farlo: "Non chiama la mobilitazione generale per tenere buona l'opinione pubblica".

 

 

 

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