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Gas, Orban può fare esplodere l'Europa: la mossa che cambia tutto

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In Europa se da una parte c'è chi spinge per introdurre un tetto al prezzo del gas, dall'altra c'è chi invece non ne vuole sapere. Si tratta dell'Ungheria di Viktor Orban, che avrebbe intenzione di mettere il veto su qualsiasi nuova mossa energetica contro la Russia. Un veto importante, visto che le decisioni nel Consiglio Europeo devono essere prese all'unanimità. "L'Ungheria non può sostenere l'ottavo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia se esso conterrà sanzioni energetiche - ha dichiarato Gergely Gulyas, capo di gabinetto del premier ungherese -. Finora l'Ungheria ha fatto molto per mantenere l'unità europea, ma se il pacchetto contiene sanzioni nel campo dell'energia, allora non possiamo sostenerlo".

 

 

 

A questo punto una mossa alternativa che l'Ue può attuare è quella del tetto all'elettricità: si tratterebbe di un tetto massimo al prezzo del gas nella produzione di energia elettrica. Tetto che sarebbe posto a un livello in grado di contribuire a far scendere i prezzi dell'elettricità. Nel frattempo si è mosso Olaf Scholz in Germania. Nel governo tedesco, infatti, è stato raggiunto un accordo su un nuovo pacchetto di aiuti volti a frenare i prezzi del gas. Sarebbe prevista una spesa tra i 150 e i 200 miliardi di euro, pari a quasi il 5% del Pil tedesco.

 

 

 

In Germania, insomma, sarà fissato un limite per i prezzi del gas: la differenza tra tale limite e ciò che gli importatori di gas pagano sul mercato mondiale verrà pagato dallo Stato. Questo apre la strada a una decisione simile anche a livello europeo. A questo punto è difficile che Berlino si opponga alla proposta di introdurre un tetto al gas in Europa. A mettersi di traverso, però, c'è Orban. E sembra davvero impossibile che il premier ungherese cambi idea.

 

 

 

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