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Russia, "missile nucleare del ca*** su Kiev": pronto l'attacco?

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La violenta esplosione verificatasi in Crimea e che ha danneggiato il ponte sullo stretto di Kerch è stato l’ennesimo duro colpo per i militari russi e per i filo-russi in generale. Il camion-bomba che ha provocato le fiamme rientrerebbe in un’operazione speciale dei servizi ucraini, al punto che Podolyak - consigliere di Zelensky - ha fatto ben poco per nasconderlo.

"Crimea, il ponte, l'inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all'Ucraina, tutto ciò che appartiene all'occupazione russa deve essere espulso”, è stato il tweet dell’uomo del presidente ucraino. Le reazioni non si sono fatte attendere anche sui canali Telegram dei russi, con i militari che annunciano una ritorsione imminente e terribile. “Se non otterremo una risposta equa per ciò che è accaduto oggi - è uno dei messaggi riportati da Jacopo Iacoboni sulla Stampa - una risposta sotto forma di un grande missile nucleare del c***o su Kiev, se non accadrà oggi, tra due settimane saremo in guerra in Crimea, ricordate le mie parole”.

Da segnalare anche le dichiarazioni di Igor Girkin, opinionista ultraconservatore che, pur essendo totalmente pro-guerra, è molto critico con l’esercito russo: “Ecco un secondo esempio di ‘conseguenze catastrofiche’. Medvedev e co. devono guardare ai ponti sul Volga e sullo Yenisei. Ci sono anche abbastanza condutture. È ora di comandare la ritirata”.

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