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Zelensky, Sallusti: "Secondo i beninformati non risponde più in automatico a Biden"

Volodymyr Zelensky

Alessandro Sallusti
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Due giorni dopo l'attentato al ponte russo in Crimea Putin ha lanciato 80 missili in contemporanea su obiettivi civili. E qualcuno già dice, beh, se la sono cercata, ma come ragionano questi ucraini? Ovvio che se sfidi Putin facendo saltare in aria il ponte simbolo del suo potere poi quello si infuria e ti fa un mazzo tanto. Certo, ovvio, come era ovvio che se dei partigiani rossi non avessero fatto saltare in aria una innocua banda di soldati tedeschi che durante l'occupazione nazista di Roma passeggiava per via Ra sella non ci sarebbero state le fosse Ardeatine, una rappresaglia costata 335 morti civili innocenti.

 

La guerra è barbarie e basta. Ma detto questo capisco i dubbi di chi vorrebbe gli ucraini con le mani in mano per non urtare la sensibilità degli invasori, cosa che del resto non fecero come detto neppure i nostri partigiani. Voglio dire, tutto logico se letto con la logica di chi se ne sta comodo e al riparo, per ora, da tanto orrore ed è solo preoccupato di non finirci dentro. Ma gli ucraini non sono né comodi né al sicuro. Fanno altri ragionamenti rispetto ai quali noi non siamo attrezzati a capire. Loro, credo, fanno saltare il ponte forse anche perché sono molto ma molto arrabbiati perché Putin ha fatto uccidere a freddo quattrocento dei loro bambini e ne ha feriti gravemente altri ottocento, perché piangono la morte di circa seimila civili inermi e il ferimento di altri novemila adulti oltre che il decesso di circa novemila giovani soldati che questa guerra l'hanno subita, non certo voluta. 

 

Aggiungiamo che sono spariti 130mila edifici provocando 3,5 milioni di senzatetto, che dieci milioni di loro sono sfollati in Europa, che 4 milioni di loro sono stati deportati in Russia e che 1,6 milioni di bambini stanno soffrendo la fame; beh, se tutto questo è vero come purtroppo è vero diciamo che hanno qualche diritto di ragionare in modo diverso dal nostro. Il che non vuole dire necessariamente che abbiano ragione, è che quando la morte e la distruzione ti entrano dentro casa penso sia difficile far di conto come se si trattasse di scegliere in quale ristorante sia più conveniente andare a cenare la sera.

È l'odore della morte, la sofferenza e la disperazione a muovere gli uomini in modo diverso da chi respira altre arie. E questo spiega anche perché, secondo i ben informati, Zelensky non risponderebbe più in modo automatico agli ordini di Biden. Sì, ora il problema potrebbe essere Zelensky, per tutti ma non per gli ucraini.

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