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Kherson, crollo russo: "Cinque in poche ore. E tra poche settimane..."

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Cinque in un colpo, altro duro colpo per Vladimir Putin e l'esercito russo. Le forze ucraine hanno annunciato questa mattina la riconquista di cinque località nella regione meridionale di Kherson. "Le forze armate ucraine hanno liberato altri cinque insediamenti nel distretto di Beryslav nella regione di Kherson: Novovasylivka, Novogrygorivka, Nova Kamianka, Tryfonivka e Chervone", ha riferito la presidenza ucraina. Le truppe ucraine da settimane stanno conducendo una controffensiva in questa regione, per la maggior parte controllata dalle forze di Mosca. Dopo aver incontrato una forte resistenza russa, l'esercito ucraino ha ottenuto notevoli guadagni nella regione all'inizio di ottobre, in particolare sulla riva del Dnipro, a sud della città industriale di Kryvyj Rih. 

 

 



In mattinata, sempre a Kherson, sono state udite cinque forti esplosioni. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti in città sono stati attivati i sistemi di difesa aerea. In precedenza, nella regione di Zaporizhzhia, annessa dalla Russia durante i referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale, è stata riportata una forte esplosione anche a Melitopol. In questo caso, si tratterebbe di un dispositivo esplosivo piazzato nei pressi del mercato centrale cittadino. L'esplosione non avrebbe causato feriti. Secondo il governatore ucraino della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, le forze ucraine arriveranno a Kherson "verso la fine dell'anno". "Da queste parti l'inverno è un ostacolo - aggiunge intervistato dal Sole 24 Ore -, un problema maggiore per chi attacca che per chi si difende. Nei nostri piani intendiamo fare molto in queste settimane per raggiungere i nostri obiettivi. Prima che arrivi l'inverno".

 

 

 



Critica intanto anche la situazione a Zaporizhzhia, dove "l'alimentazione della centrale nucleare è stata ripristinata" e il funzionamento d'emergenza dei generatori diesel è durato meno di un'ora. A spiegarlo Vladimir Rogov, esponente dell'amministrazione filorussa che governa sulla parte occupata della regione. Rogov ha scritto sul suo canale Telegram dopo che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aie) ha comunicato la totale disconnessione della centrale dall'alimentazione elettrica esterna. Orm  Le autorità russe hanno poi annunciato che circa 30 sabotatori che tentavano di raggiungere l'area della centrale nucleare dal fiume Dnepr "sono stati eliminati". 

 

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