Macron si inchina a Meloni: "Non è il termine giusto"

martedì 25 ottobre 2022
Macron si inchina a Meloni: "Non è il termine giusto"
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"Vigilare? Non è il termine giusto. Ciò che conta, invece, è la relazione bilaterale Francia-Italia e l'Europa, e quindi andremo avanti": Emmanuel Macron è stato costretto a smentire ciò che era trapelato nei giorni scorsi da fonti vicine all'Eliseo, come si legge su La Stampa. Dopo il faccia a faccia tra il presidente francese e la premier italiana, infatti, quelle fonti - citate dall'Afp a tarda notte - avevano dichiarato: "Giudicheremo il nuovo governo dagli atti. C'è vigilanza, c'è una esigenza da parte del presidente della Repubblica".

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Quelle parole ricordavano un po' le dichiarazioni fatte a inizio ottobre dalla ministra degli Affari europei Laurence Boone: "Vigileremo su diritti e libertà". Ecco perché, dopo quest'ultimo caso, si è registrata nuova irritazione nello staff della premier, che quindi ha precisato: "Non vi sono tracce nell'incontro di riferimento alcuno a ipotesi di vigilanza straniera sulla democrazia italiana, come invece riportato da alcuni organi di stampa". Una smentita netta, poi replicata dallo stesso Macron.

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Intanto, l'incontro di Macron con Meloni ha fatto discutere parecchio la sinistra francese. Sandrine Rousseau dei Verdi, per esempio, ha condannato la "condiscendenza di Macron verso il fascismo e l'estrema destra. Avrebbe potuto sottolineare il fatto che la Francia non coopera con regimi che si rifanno a Mussolini". Mentre la sinistra radicale di Melenchon ha attaccato Macron per essere corso "a parlare con la leader fascista Meloni".

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