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Ucraina, "esecuzione": l'incidente che può costare l'escalation nucleare?

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La Russia ha accusato l’Ucraina di aver ucciso a sangue freddo dieci soldati che si erano arresi. L’ennesimo caso che, se non disinnescato, rischia di condurre a un’escalation del conflitto. Ad aumentare la tensione è il fatto che una pattuglia di Mosca sia stata catturata dagli ucraini: questo episodio è stato racchiuso in due video che presentano versioni opposte.

 

 

Innanzitutto si vedono i soldati di Kiev attaccare un gruppo di case nel Donbass: in una è barricato un plotone russo, che decide di arrendersi. Di conseguenza i militari escono uno dietro l’altro dall’edificio, sdraiandosi a terra con le mani in alto. Nel video diffuso da Kiev si sentono spari arrivare alle spalle degli ucraini, come se stessero subendo un attacco a loro volta, forse da altri russi. Le immagini di Mosca sono invece differenti: gli ucraini piazzano una mitragliatrice e la puntano sui soldati russi, facendo quindi credere che si sia trattata di un’esecuzione a sangue freddo.

 

 

Poi vengono mostrati i cadaveri a terra, crivellati di colpi. “Zelensky dovrà rispondere di ogni prigioniero di guerra ucciso davanti al tribunale della storia”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Intanto gli Stati Uniti continuano a lavorare per evitare un’escalation nucleare: “Washington insiste nel mantenere aperti i canali di comunicazione con Mosca per evitare possibili errori di calcolo nella sfera nucleare”, ha ribadito il portavoce Kirby.

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